Viaggio tra i parchi eolici: 29 gli impianti mappati da Legambiente
Focus eolico e repowering in Abruzzo:

Dal cuore dell’Alto Molise, tra le creste appenniniche, alla Valle del Belice, in Sicilia, passando all’entroterra
lucano e pugliese, l’Italia dei “Parchi del Vento” continua a riservare soprese.
Qui, fuori dai circuiti turistici più frequentati, si possono scoprire territori dove gli impianti eolici non solo sono laboratori di transizione ecologica ma anche attrattori di turismo. A raccontarlo sono i 29 impianti selezionati da Legambiente, di cui 7 nel 2025, al centro della quarta edizione della guida turistica “Parchi del Vento”, realizzata
dall’associazione ambientalista con il contributo di Agsm AIM, RWE, Winderg, il patrocinio di ANEV, e
presentata oggi alla Fiera Internazionale del Turismo a Rimini.
Una guida unica in Italia che, dal nord al sud della Penisola, ben racconta il connubio vincente tra innovazione, energia pulita e turismo attraverso la formula del viaggio. Sono tanti e diversi i luoghi dove si possono vedere da vicino questi impianti, scoprendone il loro funzionamento, e allo stesso tempo visitando territori a piedi, in bici o a cavallo e ricchi di storia, cultura, bellezze e prelibatezze culinarie.
I sette nuovi impianti eolici (2 in Molise, 1 in Puglia, 2 in Basilicata, 2 in Sicilia,) inseriti nella guida 2025 e che si aggiungono ai 22 censiti nelle precedenti edizioni, ne sono un perfetto esempio: il parco eolico di Vastogirardi, lungo le creste dell’Appennino molisano, in provincia di Isernia, e quello di Castelmauro in provincia di Campobasso circondato da verde e colline intervallate da piccoli borghi, in Puglia l’impianto eolico Valleverde a Bovino (FG), comune annoverato tra i borghi più belli d’Italia, quello di Partanna (TP), nel cuore della Valle Belice, e quello di Gangi, in provincia di Palermo, tra le Madonie e i monti Nebrodi, e poi in Basilicata l’impianto eolico di “Santa Tecla”, ad Avigliano (PZ), e quello di Tivano, a Lavello (PZ). Nelle pagine della guida, oltre alla scheda di presentazione di ogni impianto, si possono trovare info su come arrivare nei luoghi, cosa visitare, dove andare a mangiare, quali percorsi e sentieri fare, il tutto insieme a storie e aneddoti dei territori.
“Per contrastare l’emergenza climatica e migliorare le condizioni sociali del nostro Paese – commenta Gianluca
Casciato presidente Legambiente Abruzzo – è indispensabile non solo aumentare la produzione da rinnovabili
e rendere finalmente il nostro sistema energetico libero da carbone, petrolio e gas, escludendo l’inutile e
costoso ritorno al nucleare, ma anche fare in modo che queste tecnologie portino sempre più vantaggi ai
territori e alle comunità. Gli impianti eolici non sono né ecomostri né impianti mostruosi come affermato da
alcune amministrazioni locali. Con la nostra guida turistica Parchi del Vento, grazie alla collaborazione di
diversi partner, raccontiamo a cittadini, turisti, curiosi ma anche imprese e amministrazioni come ciò sia
possibile perché un parco eolico, se ben integrato con il territorio, può essere un volano per attirare curiosità
verso i territori in cui sono ospitati, valorizzando le attività esistenti. Non dimentichiamo inoltre che, per
completare la rivoluzione energetica, è fondamentale spingere sempre più sulle rinnovabili snellendo gli iter
normativi e coinvolgendo le comunità locali”.
Dati eolico in Italia: Legambiente ricorda che in Italia l’eolico svolge un ruolo sempre più rilevante, arrivando
ad agosto 2025 a quota 13.356 MW di potenza installata, di cui 685 realizzati nel 2024 e 337 nel 2025, in
grado di produrre, nel 2024, complessivamente 22.068 GWh/a di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa
8,1 milioni di famiglie. Un numero che negli ultimi vent’anni è cresciuto passando da 1.131 MW del 2004 ai
numeri attuali, permettendo a questa tecnologia di produrre il 17,2% del totale prodotto da fonti rinnovabili
e di fornire un contributo rispetto ai consumi complessivi italiani pari al 7%. Per accelerare la diffusione
dell’eolico, sia a terra sia a mare, occorre però snellire e velocizzare gli iter autorizzativi coinvolgendo sempre
più comunità e territori, semplificando anche la normativa per il repowering degli impianti esistenti.
In Abruzzo si punta sempre più sul repowering (“rinnovamento”) degli impianti eolici esistenti.
Tecnologia, eolico di ultima generazione insieme a un’attenta progettazione nei confronti di ambiente e paesaggio rappresentano il connubio vincente. L’esempio arriva dalla provincia di Chieti, dove a Monteferrante,
Montazzoli, Roio del Sangro, è stato quasi ultimato il repowering di 4 parchi eolici di Edison con la sostituzione
delle vecchie turbine con quelle più moderne.
Grazie ai lavori di repowering, Edison raddoppia la potenza rinnovabile tagliando del 73% il numero di aerogeneratori: 18 le turbine di nuova generazione che stanno prendendo il posto delle 67 turbine già presenti, più energia verde a fronte di una significativa riduzione di aerogeneratori sui crinali montani del Sangro. La nuova capacità totale installata sarà pari a 81 MW, circa il doppio di quella attuale di 40,2 MW e con meno della metà delle pale eoliche. Gli impianti oggetto direpowering complessivamente produrranno in media 135 GWh all’anno (+174% rispetto alla produzione attuale), soddisfacendo il fabbisogno energetico di oltre 46.000 famiglie ed evitando l’emissione di circa 54.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Un esempio a cui guardare in termini di ammodernamento degli impianti eolici esistenti e su cui Legambiente,
con la sua campagna nazionale, richiama l’attenzione ricordando come da tempo l’Abruzzo stia diventando
un esempio importante in fatto di eolico e repowering. È stata, infatti, la prima regione in Italia a installare
negli anni ‘90 le pale eoliche diventando un caso celebre citato anche dal New York Times. Domina la classifica
dei comuni eolici 2025 stilata dal report Comuni Rinnovabili di Legambiente, con al primo posto il comune
abruzzese Monteferrante (CH) che, con 92,1 MW di potenza installata e 119 abitanti registra un valore di
773,9 kW per abitante. Inoltre, sta dimostrando di credere fortemente nel repowering. L’Abruzzo sarà, per
altro, la prima regione italiana in cui Edison terminerà il totale rinnovamento tecnologico dei suoi impianti,
questo grazie alla preziosa collaborazione con comunità locali, istituzioni e imprese sempre più consapevoli
dei benefici legati a questa attività. Il repowering permette, infatti, di migliorare l’interazione con l’ambiente
riducendo i relativi impatti; di ridurre numero degli aerogeneratori; di effettuare il ripristino ambientale delle
aree dismesse; di utilizzare tecnologia dei nuovi aerogeneratori a minor impatto ambientale; prevedere piani
di monitoraggio dell’ambiente, a tutela della flora e della fauna, in tutte le fasi del progetto; e dispositivi di
monitoraggio innovativi a tutela dell’avifauna e della chirottero fauna.
Focus eolico e repowering in Abruzzo: Tra il 1999 e il 2002, in provincia di Chieti, nei Comuni dell’Alto Vastese
di Castiglione Messer Marino, Fraine, Roio del Sangro, Montazzoli, Monteferrante, Roccaspinalveti e Schiavi
d’Abruzzo, Edison Energie Speciali, poi diventata E2i e oggi Edison Rinnovabili, ha sviluppato e installato 188
aerogeneratori per un totale di 114 MW. Negli anni 2000 ha poi dato avvio alle attività di repowering: tra il
2019 e 2021, nei Comuni di Castiglione Messer Marino, Roccaspinalveti e Schiavi d’Abruzzo, Edison Rinnovabili
ha completato le prime integrali ricostruzioni e repowering degli impianti esistenti. Senza dimenticare che
alla base del repowering vi è un’attenta progettazione che consente di conseguire i migliori risultati, tutelando
l’ambiente ed il paesaggio. La scelta del posizionamento va in relazione all’ambiente (tutela della flora, fauna,
avifauna), al paesaggio (riduzione dell’impatto), ai vincoli (evoluzione normativa), all’analisi anemologica (dati
storici e modellazione numerica), all’impatto acustico (recettori sensibili), alla geologia del sito (morfologia e
stabilità), alla migliore tecnologia disponibile in relazione alle caratteristiche del sito (vento, geologia,
trasporti, etc.).