Strade provinciali: dal Governo tagli per 14 milioni
Luciano D'Alfonso: la viabilità provinciale è irrinunciabile

Il Governo Meloni aumenta di ulteriori 2miliardi di euro i fondi per opere di costosissimo gradimento politico e taglia altri 385milioni di euro sui fondi destinati alla indifferibile manutenzione delle strade provinciali a rischio sicurezza. L’Abruzzo perde quasi 14milioni di euro e si trova a dover risanare tutte le strade provinciali con appena 5milioni di euro per due annualità.
A fronte dell’ultimo colpo di scure, che significa cancellare qualunque ipotesi di cantiere sulle nostre reti stradali interne, alcune delle quali in condizioni di assoluto disastro e impercorribilità, ho presentato un’interrogazione a risposta immediata in Commissione Ambiente per sapere come intenda assicurare che i tagli non pregiudichino la realizzazione di interventi già programmati e come intenda garantire un adeguato finanziamento della manutenzione straordinaria delle strade provinciali.
Innanzitutto chiariamo che quella appena operata non è la prima drammatica sforbiciata ai fondi destinati alla manutenzione delle strade provinciali: il comma 1076 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2018 (L. 205/2017), varata dal Governo Gentiloni, come modificato dai successivi governi di centro sinistra, ha previsto infatti lo stanziamento di 275 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034 per finanziare i programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane. A smentire tale previsione sono però i commi 539-540 della legge di bilancio 2025, varata dal Governo Meloni, che prevedono tagli, per un importo complessivo di 1,39 miliardi di euro relativamente al periodo 2029-2036, delle spese destinate al finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della viabilità stradale di competenza di regioni, province e città metropolitane.
In aggiunta a tali tagli, sempre per lo stesso programma, si sono sommati quelli previsti dal decreto 202/2024, il cosiddetto Milleproroghe, che ha disposto una riduzione di ulteriori 175 milioni per il 2025 e di 175 milioni per il 2026. Parliamo complessivamente di oltre 1,7 miliardi tolti alla messa in sicurezza e alla manutenzione straordinaria delle strade. Come denunciato dall’Unione delle Province italiane, solo per il biennio 2025-2026 il taglio ammonta al 70% delle risorse assegnate e ciò comporterà inevitabilmente un impatto significativo sui lavori già programmati e sullo stato manutentivo delle strade, alcune delle quali sono al limite della sostenibilità in termini di sicurezza.
L’Abruzzo non può sopportare una simile operazione tanto scabrosa quanto spregiudicata: i tagli ammontano a 13milioni 894mila euro, lasciando alle nostre 4 Province fondi per appena 5milioni 954mila euro: solo 1milione 740mila per la provincia di Chieti, anziché i 5milioni 802mila inizialmente previsti; 1milione 781mila per la provincia de L’Aquila, a fronte dei quasi 6milioni di euro previsti; 1milione 12mila euro alla provincia di Pescara anziché i già risicati 3milioni 374mila euro; 1milione 420mila euro per la provincia di Teramo al posto dei 4milioni 733mila euro preventivati. Tagli secchi del 70 per cento senza alcuna valutazione oggettiva delle singole esigenze e necessità infrastrutturali delle varie realtà geografiche, né tantomeno delle potenzialità economico-finanziarie di Regioni e Province.
“Il rischio concreto è che, venendo a mancare risorse fondamentali per la manutenzione straordinaria, vi sia la necessità di limitare la circolazione stradale, pregiudicando i servizi ai cittadini e il diritto alla circolazione in sicurezza come stabilisce inequivocabilmente il Codice della Strada italiano. Ma se nelle province dovremo chiudere le strade, nella stessa legge di bilancio ghigliottina, lievitano irresponsabilmente i miliardi di euro per opere gradite a questa o quella prepotenza politica. Non possiamo tollerare una tale sottrazione di risorse ed energie vitali per il futuro dell’Italia: al Governo chiediamo dunque di sapere anche quali altre finalità ha ritenuto più urgenti e importanti finanziare con le risorse ricavate dai tagli operati a danno delle province che dovrebbero continuare a garantire la viabilità di servizio per i mille territori italiani dell’entroterra”, scrive in una nota l’On. Luciano D’Alfonso.