
Abruzzo. “Suscita un certo stupore l’attenzione spasmodica che alcune forze politiche stanno riservando alla modifica della legge regionale 42/2013 sulla Polizia Locale”.
A sottolinearlo è il consigliere regionale della Lega Carla Mannetti, tra i firmatari dell’emendamento. “Parliamo – spiega Mannetti – di un correttivo ispirato al principio di funzionalità amministrativa e in perfetta armonia con la legge quadro nazionale, non certo di un colpo di mano. Si grida immotivatamente al ‘commissariamento’, si evocano sentenze come minacce, dimenticando che quelle stesse pronunce non vietano affatto una modifica legislativa. Ma ciò che davvero lascia perplessi – prosegue – è la foga con cui si sta tentando di montare un caso politico che poco ha a che fare con la sostanza del provvedimento.
Non si è mai vista una mobilitazione così accesa su questioni ben più urgenti e importanti per la collettività dove chi oggi grida allo scandalo è rimasto in silenzio. La norma, peraltro, non impone nulla, ma offre uno strumento facoltativo, utilizzabile solo in caso di vacanza del posto e in assenza di figure dirigenziali all’interno del Corpo senza indebolire la polizia, garantendo continuità, efficienza e legalità, come avviene anche in altre realtà regionali. Assurde, peraltro, – conclude Mannetti – le affermazioni fatte nei giorni scorsi contro i dirigenti amministrativi tacciati di servilismo, dimenticando che tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione devono agire nel rispetto dei principi costituzionali del buon andamento, dell’imparzialità e del servizio esclusivo alla Nazione. Sarebbe più utile, invece, confrontarsi nel merito, con onestà intellettuale e rispetto per i territori sia con le forze politiche che sindacali”.