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Abruzzo

Legge di bilancio: taglio di 350 milioni per l’alta velocità sull’adriatica

Sayonara Tortoreto

Nelle more dell’art. 56 che attiene il “Rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture”, è stato infatti previsto un ulteriore “scippo” molto simile a quello al quale abbiamo già assistito attraverso lo stralcio delle risorse europee del PNRR destinate alla velocizzazione del collegamento trasversale Pescara-Roma.

 

L’Articolo in questione, infatti, nel prevedere l’autorizzazione di un finanziamento di 150 milioni nel 2024 e di 200 milioni nel 2025 per la Linea AV/AC Milano Genova (terzo valico dei Giovi), stabilisce altresì che tali risorse vengano intercettate per un importo complessivo analogo di 350 milioni (di cui 150 milioni nel 2024 e di 200 milioni nel 2025) dal definanziamento dell’autorizzazione di spesa in favore di Rete ferroviaria Italiana (RFI) per “l’accelerazione degli interventi finalizzati alla promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità e alta capacità (AV/AC) sulla linea ferroviaria adriatica”.

 

Nell’evidenziare che gli interventi finalizzati a promuovere e potenziare l’alta velocità e alta capacita (AV/AC) sulla linea ferroviaria adriatica, rappresentano la diretta conseguenza dell’inserimento nella rete centrale (Core Network) della Rete transeuropea di trasporto denominata TEN-T, è opportuno altresì rammentare che la Legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) ha previsto all’art.1 – c. 394, una spesa complessiva di 5.000 milioni di euro, di cui 200 per il biennio 2022/2023 (già rese disponibili), 150 milioni di euro per l’anno 2024, 200 milioni di euro per l’anno 2025 (oggetto del citato definanziamento “scippo”), 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2030, 450 milioni di euro per l’anno 2031, 650 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2032 al 2034 e 450 milioni di euro per l’anno 2035.

In definitiva il sistema trasportistico ed infrastrutturale della nostra Regione continua ad essere pesantemente bistrattato dalle Istituzioni nazionali fino al punto di non rendere nemmeno partecipi delle decisioni quel Governo regionale che a cominciare dal Presidente Marsilio continua invece a tessere le lodi di chi sta seriamente minando la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.

Rispetto a questa notizia e più in generale ai ritardi e ai disservizi del sistema infrastrutturale e trasportistico abruzzese, sanno davvero di beffa gli annunci trionfalistici conseguenti agli incontri istituzionali che lo stesso Governatore della Regione Abruzzo ha avuto nel mese di gennaio di inizio anno sia con il Ministro Matteo Salvini che con il vice Ministro Galeazzo Bignami e per i quali, mostrando presumibilmente poco rispetto verso i cittadini abruzzesi, si rappresentava con soddisfazione “la forte determinazione mostrata dallo stesso Ministro (Salvini ndr) nell’accelerare la gestione dei dossier riguardanti le infrastrutture e i trasporti della nostra Regione: dalla velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma, al collegamento diretto con L’Aquila, fino alla terza corsia sull’A14 e le opere da realizzare per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso…”

Non a caso il sistema delle infrastrutture e dei trasporti, costituirà uno dei tanti temi oggetto della manifestazione regionale che si terrà a Lanciano, organizzata da Cgil e Uil nell’ambito dello sciopero generale nazionale proclamato per venerdì 17 novembre e che vedrà la partecipazione di centinaia di manifestanti provenienti da tutto il territorio regionale.

 

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