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Gasdotto Snam: la commissione regionale dice no

Abruzzo, governato dal centrodestra, dice ‘no’ alla realizzazione del gasdotto Snam che dalla Puglia, passando per la provincia de L’Aquila, arriva in Emilia Romagna.

La Commissione Ambiente del Consiglio regionale abruzzese ha approvato all’unanimità una risoluzione presentata dal consigliere di opposizione il dem Pierpaolo Pietrucci, nella quale, tra le altre cose, si impegna i vertici dell’Esecutivo regionale a “sostenere in tutte le sedi istituzionali, la posizione di assoluta contrarietà della Regione Abruzzo al progetto ‘Linea Adriatica’”.

Oggi è stata votata all’unanimità della Commissione Territorio Di Regione Abruzzo, la mia risoluzione sul metanodotto SNAM Sulmona-Foligno che invita a sostenere in tutte le sedi istituzionali la posizione di assoluta contrarietà della Regione Abruzzo al progetto e a chiedere al Governo una moratoria sulla realizzazione dell’opera.
Un atto, risultato di anni di personali battaglie al fianco dei comitati, dei sindaci e delle popolazioni, che impegna la Regione Abruzzo ad approvare una normativa nazionale che, in analogia con la individuazione delle aree idonee per le energie rinnovabili, assegni alle Regioni il compito di individuare le aree idonee relative alle infrastrutture metanifere, escludendo in via prioritaria i territori ad alto rischio sismico ed idrogeologico; che faccia approvare una nuova normativa nazionale sulle distanze di sicurezza di tali infrastrutture, poiché le norme attuali non garantiscono l’incolumità dei cittadini e la sicurezza dei beni; che sottoponga il progetto Linea Adriatica ad una nuova Valutazione di Impatto Ambientale, essendo irragionevole considerare “eterna” la V.I.A.

del 2011; che sottoponga il progetto Linea Adriatica ad una approfondita valutazione costi/benefici da parte di un ente terzo, tenendo conto non solo dei costi di realizzazione dell’opera ma anche dei costi per l’ambiente, per il clima, per le economie locali, per la sicurezza e la salute dei cittadini; che apponga il vincolo culturale sull’area di Case Pente a Sulmona, dove, in seguito agli scavi di archeologia preventiva, sono stati rinvenuti reperti e tracce tali da configurare un unicum di elevato valore storico. Un atto attraverso il quale sarà possibile l’istituzione di un apposito gruppo interdisciplinare regionale con esperti di alto profilo in campo sismico, ambientale, culturale e giuridico, al fine di supportare la Regione nella attuazione delle suddette richieste.

Ritengo che questa risoluzione possa diventare, dopo anni di battaglie, il granello che rompe l’ingranaggio di una infrastruttura antistorica e inutile che spendere miliardi di euro all’Italia e all’Europa e i cui costi saranno pagati negli anni a venire dai cittadini. Ringrazio il presidente della Commissione Ambiente, Emiliano di Matteo, che in queste settimane ha tenuto il dialogo sempre alto e libero dai lacci della politica, dimostrando coraggio, una leale propensione al confronto e la coerenza di esprimere le stesse posizioni già assunte nel 2009 con il governo Chiodi. Io ebbi il coraggio negli anni di schierarmi contro i governi del PD che non prendevano una netta posizione di contrarietà alla realizzazione dell’Opera. Apprezzo molto l’atteggiamento del Presidente Di Matteo come quello di tutti i membri della Commissione sia di minoranza ma anche di maggioranza hanno dimostrato coraggio e grande capacità di ascolto delle istanze che provenivano dai territori sopratutto dai tanti giovani che sono stati auditi. Sono state diverse le riunioni di commissione che hanno espresso contenuti di alto profilo tecnico e politico sempre volte alla contrarietà dell’Opera. Intendo infine ringraziare il Comitato No SNAM e uno su tutti il “gigante”, straordinario, infaticabile Mario Pizzola, autentico motore di resistenza di questa battaglia ventennale, Legambiente, tutte le associazioni Ambientaliste, la Comunità e l’ADUC di Paganica, i consiglieri comunali delle minoranze al Comune dell’Aquila, i Sindaci, i tanti giovani a cominciare dallo studente Emanuele Amadio la cui esposizione e l’alto livello dei contenuti espressi in Commissione Ambiente, hanno profondamente colpito e fatto presa sui commissari. Mi duole constatare come la SNAM, sempre inviata alla discussione dallo stesso Presidente Di Matteo, come accaduto a me quando ero Presidente della Commissione dal 2014 al 2019, abbia preferito ancora una volta essere assente.
Adesso serve grande unità, assunzione di responsabilità e soprattutto serve metterci tutti al lavoro per dare seguito tecnicamente e politicamente quanto previsto nelle prescrizioni contenute nella risoluzione. Affidiamo al Presidente di Regione Abruzzo, a tutti i volenterosi consiglieri regionali e ai parlamentari dell’Abruzzo e agli europarlamentari che già si stanno mobilitando a partire dall’Onorevole Annalisa Corrado, la speranza di salvare le aree interne dell’Abruzzo ma soprattutto il risparmio di tantissimi soldi pubblici per un’opera la cui inutilità è sancita dalla storia e dal futuro che è già iniziato.

 

Il lavoro delle commissioni

Cinque risoluzioni hanno ottenuto questa mattina il voto unanime dei Consiglieri componenti della II Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”, presieduta da Emiliano Di Matteo. Tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio dicono un formale “no” al progetto “Linea Adriatica”, che interessa il territorio abruzzese e prevede la realizzazione di un metanodotto, lungo 170 chilometri, tra Sulmona e Foligno. Il documento è stato portato all’attenzione dei Commissari nel marzo 2025 dal consigliere regionale, Pierpaolo Pietrucci. Tra gli impegni richiesti alla Giunta regionale, la promozione una moratoria al Governo nazionale sulla realizzazione dell’opera, richiedendo una completa revisione delle normative statali che disciplinano opere infrastrutturali di questa tipologia. Oltre alla revisione della Valutazione di Impatto e all’istituzione di un gruppo interdisciplinare regionale “con esperti di alto profilo in campo sismico, ambientale, culturale e giuridico, al fine di supportare la Regione nella attuazione delle richieste”. Le ulteriori risoluzioni approvate chiedono al governo regionale di mettere in campo azioni sui seguenti temi: “Sostegno del nuovo brand ‘Riviera del gigante'”, iniziativa consigliere Giovanni Cavallari; “Verifica taglio delle risorse per la manutenzione delle strade provinciali della Regione Abruzzo” (Antonio Di Marco); “Deviazione temporanea traffico veicolare pesante SS16 ad A14” (Francesco Taglieri); “Incremento la dotazione economica destinata all’attuazione della Convenzione con il Corpo dei Vigili del Fuoco nell’ambito della Campagna antincendio boschivo per l’anno 2025” (Cavallari).

La Commissione Territorio ha avviato, infine, l’esame di due progetti di legge. Il primo, dal titolo “Disposizioni per la promozione della qualità architettonica” (iniziativa Campitelli – Di Matteo), intende promuovere la qualità del progetto e dell’opera architettonica e la predisposizione di meccanismi premiali per gli enti virtuosi, attraverso l’istituzione del “Fondo concorsi idee”. Si propone, inoltre, di organizzare il premio regionale per l’architettura abruzzese e istituire il “Fondo di rotazione regionale per la progettazione”, in favore degli enti locali sino a 5.000 abitanti. Sull’articolato è stato avviato un primo confronto che ha coinvolto ordini professionali, rappresentanti dei comuni, esperti del mondo accademico. La seconda proposta normativa si prefigge lo scopo di apportare modifiche alla normativa esistente sulla previsione e prevenzione dei rischi da valanga. Primo firmatario, il consigliere Massimo Verrecchia.

Questa mattina si è riunita anche la IV Commissione “Politiche Europee”, presieduta da Leonardo D’Addazio, che ha espresso parere favorevole a maggioranza sul progetto legge, “Disposizioni per la qualità, la tutela e la sicurezza del lavoro nei contratti pubblici”.

 

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