
Abruzzo. Si è tenuta mercoledì 8 ottobre, alla Camera dei Deputati, in sede di VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) una seduta di audizione informale, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 535 Santillo e C. 2332 Mazzetti, recanti delega al Governo per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia.
In tale occasione è stata audita anche UNITEL – Unione Nazionale Italiana Tecnici degli Enti Locali – nella persona di Salvatore Di Bacco, referente del comitato scientifico dell’Unione, che porterà il contributo della rappresentaza dei tecnici degli Enti Locali, Comuni in primis, in merito al disegno di legge.
Una riforma di un testo di legge, risalente nella sua originaria formulazione al 2001 e più molte modificato (da ultimo con il D.L. Salva Casa) che, secondo UNITEL, necessita di una organica riscrittura, in particolare distinguendo nettamente i campi di azione della materia edilizia e di quella urbanistica.
Andrebbero inoltre, a parere dell’Unione dei Tecnici degli Enti Locali, definite a livello locale le diverse tipologie di sanatoria edilizia, anche in relazione alle definizioni di tolleranze, parziali difformità, variazioni essenziali e totale difformità, non lasciando spazio alle molteplici definizioni delle leggi regionali in materia, che creano squilibri e disparità tra i diversi territori.
Inoltre è necessario specificare, in maniera chiara e non interpretabile, cosa si intenda per stato legittimo degli immobili, in particolare in relazione ai titoli abilitativi derivanti dai passati condoni edilizi.
UNITEL chiede anche che si definisca chiaramente la nozione di “ristrutturazione edilizia”, la cui interpretazione a livello locale si è spesso scontrata con la giurisprudenza, civile e penale, portando a contenzioni che hanno trovato la massima risonanza nel caso Milano.
La nuova normativa, secondo i tecnici degli Enti locali, dovrebbe semplificare il regime dei titoli edilizi e coordinarsi con la normativa di settore, in particolare con quella relativa all’urbanistica, alla tutela dei beni culturali e paesaggistici, alla normativa energetica, sismica e strutturale, di sicurezza in generale, eliminando le attuali incongruenze e i contrasti che portano a difficoltà interpretative e rallentamenti nell’attuazione.
Semplificazione dei titoli edilizi, digitalizzazione dei processi, messa a sistema delle banche dati, questi ulteriori suggerimenti forniti in sede di audizione e contenuti in un voluminoso documento, di oltre 100 pagine, consegnato alla Commissione, dove sono elencati numerosi punti da affrontare per una riforma sostanziale delle normativa sull’edilizia.
Il lavoro di UNITEL continua, con il costante supporto ai colleghi di Comuni, Province, Regioni e agli organismi amministrativi, in uno spirito di fattiva e leale collaborazione, al di fuori di schieramenti partitici ed ideologici. Il contributo fornito nelle diverse audizioni a cui UNITEL ha fino ad oggi partecipato, a livello nazionale e regionale, è servito a indirizzare importanti interventi legislativi portando al loro interno il punto di vista di chi, le leggi, le applica quotidianamente nella realtà produttiva, economica e sociale dei diversi territori.