
Abruzzo. “Un’Assemblea seria, attenta e collaborativa ha chiuso una buona sessione di bilancio, traghettando l’Abruzzo in un triennio di maggiore stabilità”.
Sono le parole del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, a conclusione dei lavori dell’Aula che hanno portato all’approvazione del bilancio di previsione 2026-2028. “Sono state sanate, in parte, le difficoltà in campo sanitario, ma la maggioranza ha fatto una scelta: non chiudere nessun ospedale. E così sarà. Qualche sacrificio è stato spalmato su altre partite, segnando il punto sulle missioni ritenute strategiche per la regione”, spiega Sospiri e precisa: “Rifinanziamo per intero leggi fondamentali. Pieno finanziamento agli aiuti per i malati oncologici. Non temono tagli nemmeno i nostri studenti e le nostre studentesse, che vedranno rifinanziate per intero le borse di studio. Ancora certezza di fondi per il sociale, vita indipendente, trasporto disabili e caregiver. Diamo sostegno alle norme che definiscono gli eventi culturali identitari per l’Abruzzo: Perdonanza, Mastrogiurato, Giostra Cavalleresca, i premi Flaiano, Croce, Silone. E ancora, il Consiglio, rinnova la propria fiducia a iniziative più giovani ma che già divenute punto di riferimento per la cultura abruzzese: il Festival dannunziano e la Notte dei Serpenti. Quest’anno, inoltre, valorizziamo il ruolo di Pescara, città finalista come Capitale della Cultura e dell’Arte Contemporanea e offriamo il dovuto sostengo a L’Aquila Capitale della Cultura 2026. Mettiamo da parte 7milioni di euro, che ci riserviamo di destinare, con legge, nell’annualità 2026, allo sviluppo di politiche regionali in materia di turismo, sport, cultura, sociale, protezione civile e agricoltura”. “Una manovra complessiva da più di 5miliardi dei quali non sprechiamo nemmeno un centesimo. Ringrazio il presidente Marsilio, la maggioranza ma, come sempre, anche il prezioso ruolo svolto dalle opposizioni, che si sono dimostrate, a dispetto del nome, non “oppositive”, ma collaboranti, fornendo contributi validi, alcuni dei quali accolti e integrati nella norma finanziaria”, dice in conclusione Lorenzo Sospiri.
È una vera e propria manovra finanziaria alternativa quella che il Patto per l’Abruzzo ha presentato nel maxi-emendamento al Bilancio regionale “Disposizioni urgenti a sostegno del rilancio della Regione Abruzzo”.
Un documento programmatorio e di indirizzo politico, come ha precisato in conferenza stampa il Capogruppo di opposizione Luciano D’Amico, che intende restituire alla Regione la funzione strategica che le compete nella gestione delle risorse pubbliche.
“Il centrodestra continua a considerare il Consiglio regionale un organo di gestione – spiegano i consiglieri di opposizione a fine seduta – svilendo la sua funzione legislativa di programmazione e di indirizzo politico. Con il nostro maxi emendamento, che la destra ha respinto, abbiamo chiesto il rifinanziamento di provvedimenti essenziali, la garanzia di trasparenza nell’uso dei fondi pubblici e prospettive chiare per il futuro”.
Una presa di posizione che contrasta la linea della maggioranza, giudicata dall’opposizione priva di visione strategica e orientata solo a tamponare situazioni di crisi aperte da sette anni di malgoverno.
“Dal documento contabile che ci hanno presentato – continuano – non emerge alcuna idea di governo per la Regione e nessuna strategia per il futuro dell’Abruzzo. Non si evince, ad esempio, come intendano strutturare la sanità, quale sia la politica economica regionale o cosa vogliano fare sul turismo, mentre l’agricoltura è abbandonata a se stessa. In sintesi, non c’è una sola voce che abbia carattere programmatico e che cerchi di risolvere i reali problemi della Regione: dai servizi essenziali, come sanità e trasporti, fino alle politiche di sviluppo.
È gravissimo che anche in questo bilancio non ci sia alcuna indicazione sulla sanità. Dopo anni di piani di risanamento disattesi, il disavanzo è esploso e la risposta del centrodestra è farne pagare il costo ai cittadini e alle fasce più deboli. È inaccettabile.
Il maxi-emendamento dell’opposizione non è solo un atto politico, ma una proposta di riequilibrio economico. In un contesto di bilanci regionali compressi dall’aumento dei costi sanitari e dalla riduzione degli altri capitoli, la mancanza di programmazione strategica rischia di generare effetti moltiplicativi negativi. Per questo abbiamo voluto mandare segnali concreti: dal ripristino dei fondi per realtà culturali come il Marrucino, alla tutela delle emergenze socio-sanitarie, al sostegno ai familiari dei malati oncologici e trapiantati costretti a spostarsi fuori regione, alla protezione civile, alla bottega scuola per l’artigianato, agli eventi culturali e al rifinanziamento del Fondo unico per la pesca e così via.
La manovra finanziaria regionale dovrebbe essere orientata a generare crescita e non solo a coprire falle. Questo significa programmare investimenti in infrastrutture, innovazione e capitale umano, anziché limitarsi a logiche di spesa corrente.
Abbiamo indicato una direzione che intendiamo continuare a perseguire: ricostruire un tessuto economico e sociale che la maggioranza sembra ignorare” concludono.
I capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale dell’Abruzzo, all’esito del voto favorevole sui progetti di legge, Bilancio di previsione 26-28 e Legge di Stabilità, rilasciano la seguente dichiarazione: “Abbiamo dimostrato coesione d’intenti e capacità di definire un futuro certo per l’Abruzzo. Il centrodestra dimostra di essere una cosa sola: sostenuto dalle recenti iniziative parlamentari, e capace di autodeterminarsi grazie ad una copertura solida delle partite economiche più sensibili. La sanità tiene. Sulla salute dei cittadini abbiamo continuato ad investire. Oltre la maggiore quota del bilancio dedicata ai servizi sanitari, infatti, continuiamo a sostenere i malati oncologici, il trasporto disabili, il ripristino dei piccoli presidi sanitari, i caregiver. Il 2026 sarà l’anno della Cultura. A partire da L’Aquila Capitale della Cultura, cui la Regione tiene particolarmente, ristoriamo economicamente i nostri teatri, i premi e i festival dedicati ai nostri maggiori letterati e fisolofi: Croce, Silone, D’Annunzio, Flaiano, Mazzarino, per citarne alcuni. Puntiamo anche per quest’anno sulla “Notte dei Serpenti”, come evento che ha valicato la regione e divenuto nazionale. Senza dimenticarci degli eventi storico-culturali che raccontano l’Abruzzo e la sua storia: Perdonanza, Mastrogiurato, Giostra Cavalleresca. Sostegno all’agricoltura, con risarcimento per eventi atmosferici, ad esempio, e alla marineria. E ancora lo sport: orgogliosamente promuoviamo la presenza del Napoli Calcio il regione, le grandi e piccole società sportive di valore, e una attenzione particolare a quelle manifestazioni che coniugano valore sportivo e solidarietà: pensiamo agli “Special Olympics”, “Race for the Cure” di Komen Italia e altri. Siamo orgogliosi di aver votato convintamente “si” al futuro dell’Abruzzo, con la certezza che il 2026 ci offrirà nuove possibilità per rimpolpare ulteriormente i nostri capitoli e sanare qualche piccolo sacrificio ad oggi necessario per salvaguardare i settori strategici e le vulnerabilità di persone e settori che, più di altri, necessitano attenzione prioritaria”. Così i capigruppo, Massimo Verrecchia (Fratelli d’Italia), Emiliano Di Matteo (Forza Italia), Vincenzo D’incecco (Lega), Marianna Scoccia (Noi Moderati), Luciano Marinucci (Marsilio Presidente).



