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Chieti

A Rapino la mostra ‘Le Immagini Sacre raccontano’

Rapino. In occasione delle prossime festività natalizie, Rapino si prepara a dare vita ad un nuovo straordinario evento culturale nella cornice del Museo della Ceramica. Un percorso di culturale ricco di suggestioni in cui le immagini sacre raccontano storie di fede, di comunità e di umanità. Il 21 dicembre alle 18:00 sarà infatti inaugurata la mostra “Le Immagini Sacre raccontano. Quando la preghiera diventava emozione e nel cuore nasceva la speranza”.

Questa mostra va oltre ciò che vediamo. Le immagini sacre esposte sono quelle che, in passato, hanno ornato le camere da letto di molte case, accompagnando la vita quotidiana di intere generazioni. Si tratta per lo più di stampe che riproducono immagini più o meno note di santi, Madonne e icone fondamentali della cristianità.

Al di là del loro valore estetico, queste immagini custodiscono un vissuto profondo. Davanti a esse, nel tempo, molte persone hanno pregato, affidato le proprie emozioni, le speranze, il dolore e la gioia della vita quotidiana. Sono immagini che hanno ascoltato silenzi, accolto lacrime e sostenuto la fede, diventando così qualcosa di più di una semplice rappresentazione sacra.

Molte di queste immagini provengono da case rurali, legate alla civiltà contadina, una realtà in cui la fede era vissuta in modo intenso e autentico, intrecciata a tradizioni antiche che si perdono nella notte dei tempi.

Accanto alle immagini, la mostra presenta anche testimonianze scritte e audiovisive: racconti, preghiere e ricordi che restituiscono la voce di chi, nel corso degli anni, si è rivolto a queste immagini con fiducia e devozione. Un percorso che invita a guardare, ma soprattutto ad ascoltare ciò che queste immagini hanno ancora da raccontare.

«Questa mostra rappresenta, ancora una volta, un’importante occasione per la valorizzazione del patrimonio culturale e identitario del territorio – dichiara il sindaco di Rapino Mario Santovito – Significa promuovere la conoscenza delle proprie radici storiche e spirituali, rafforzare il legame tra la comunità e i suoi luoghi della memoria, e ribadire il ruolo del Comune come promotore di cultura, dialogo e partecipazione. Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che con grande generosità e passione hanno contribuito alla realizzazione di questo nuovo evento, in particolare Antonio Torto, Annamaria Della Valle e Raffaele Paolucci».

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