Controguerra, minaccia con un fucile una donna sulla bonifica del Tronto
Arrestato e poi condannato a 14 mesi

Controguerra. Minaccia con un fucile da caccia una donna sulla bonifica e finisce in manette. Un uomo di Controguerra, la scorsa notte, è stato arrestato sulla provinciale 1 (bonifica del Tronto) con le accuse di porto illegale di arma comune da sparo e minaccia aggravata.
L’uomo, dopo una lite con una donna straniera, l’ha minacciata con un fucile da caccia.
La donna ha chiesto l’intervento dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica (sono intervenuti gli uomini del nucleo radiomobile), che hanno recuperato l’arma in questione (un doppietta calibro 12) e anche un coltello con una lama da 11 centimetri.
L’arma era detenuta in maniera illegale, in quanto appartenuta al padre defunto.
L’uomo è stato poi trasferito, in regime di arresti domiciliari, nella propria abitazione, come disposto dal magistrato di turno.
In mattinata in sede di convalida dell’arresto, il giudice lo ha condannato a 14 mesi di reclusione e 3mila euro di multa, con sospensione condizionale della pena e rimessa in libertà. Doppietta e coltello sono stati confiscati per la successiva distruzione.



