ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
TeramoPrima Pagina

Giulianova e l’alta velocità “dimenticata”: risoluzione del Patto per l’Abruzzo VIDEO

Conferenza stampa nel piazzale della stazione per parlare di numeri

Giulianova. Una risoluzione utile per incrementare, in maniera significativa, le fermate nello scalo ferroviario di Giulianova: prima porta d’Abruzzo venendo da nord, per l’importanza della stazione, e per incentivare i collegamenti dell’alta velocità su questa tratta.

Aspetto tanto più importante si si paragona la stazione di San Benedetto del Tronto, come fermate, e quella di Giulianova.

Tutti temi ed elementi contenuti in una risoluzione del gruppo consiliare di minoranza in Regione (Patto per l’Abruzzo), illustrata stamane, in conferenza stampa, dinanzi al piazzale della stazione dei treni a Giulianova.
A spiegarne origine, genesi e prospetti, i consiglieri regionali Dino Pepe (Pd), Giovanni Cavallari (Abruzzo Insieme), Enio Pavone (Azione), il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio e quello locale, Antonmario Gioculano.

L’attuale assetto. L’ordinaria programmazione di Trenitalia prevede due sole corse giornaliere ad Alta Velocità, una di andata e una di ritorno, tra Giulianova e Milano, le quali vengono, temporaneamente, raddoppiate nel corso dei mesi estivi. Inoltre, secondo quanto rilevato sul sito web, a partire dal 14 dicembre prossimo venturo sino, almeno, al 28 febbraio 2026, la corsa di ritorno da Milano non sarà effettuata, provocando un ulteriore peggioramento dei collegamenti in concomitanza con le festività natalizie.

Considerato che quello giuliese rappresenta lo scalo ferroviario più importante della provincia di Teramo, con un bacino d’utenza di oltre 300.000 abitanti, nonché la porta d’accesso di una delle maggiori località turistiche del Medio Adriatico, appare chiara l’insufficienza dell’offerta e la disparità di trattamento rispetto alle vicine stazioni di San Benedetto e Pescara, entrambe servite da più di dieci corse quotidiane ad Alta Velocità.
“Sebbene, oltre due anni or sono, la giunta Costantini abbia enfaticamente annunciato l’imminente attivazione di una tratta internazionale con Monaco di Baviera, nulla è cambiato da allora e tutto è, tristemente, caduto nel dimenticatoio. Spiace che l’amministrazione comunale, a dispetto della decantata filiera politica di centrodestra, tanto con la Regione quanto con il Governo, non essendo in grado di ottenere risultati tangibili, si sia completamente disinteressata al tema.
È tempo che la nostra città, anche alla luce dell’importante intervento di riqualificazione che ne sta interessando lo scalo, disponga di collegamenti ferroviari adeguati al suo status e alla sua rilevanza economica”.

Consiglieri regionali. “Dotare o meno la dorsale adriatica abruzzese di più fermate per l’Alta Velocità è una chiara scelta politica – hanno spiegato alla stampa presente – Se il collegamento per Milano viene meno, la provincia di Teramo perderà l’unico accesso diretto alla rete Alta Velocità. Le alternative? Treni InterCity con tempi di percorrenza superiori alle sei ore per raggiungere Milano, l’autostrada A14 congestionata da cantieri che rallentano e rendono insicura la percorrenza e un solo volo Pescara-Bergamo, difficile da raggiungere visti i problemi della A14.

Non si può immaginare sviluppo economico, sociale e culturale, né un vero cambio di rotta verso la mobilità sostenibile, se vengono meno servizi essenziali come l’Alta Velocità. Eppure, basta spostarsi di pochi chilometri per vedere un film completamente diverso: solo San Benedetto del Tronto conta sette fermate Alta Velocità verso Milano e sei in direzione opposta; Emilia-Romagna e Marche godono di una rete capillare che sostiene competitività e turismo. E l’Abruzzo?

L’Abruzzo della destra, invece, resta isolato: solo due stazioni servite dall’AV, Pescara Centrale e Giulianova, quest’ultima appunto con una sola fermata e anche incerta dal 14 dicembre, e il sud della regione è completamente escluso dalla rete Alta Velocità. Davanti a politiche così miopi e scelte inique serve una risposta ferma che proponga soluzioni concrete e percorribili. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta regionale di confrontarsi con Trenitalia, RFI e il Ministero delle Infrastrutture per aprire un tavolo tecnico, programmare più fermate Alta Velocità a Giulianova, garantire rientri in giornata e riequilibrare l’assegnazione delle fermate lungo la direttrice adriatica. Inoltre, abbiamo sollecitato la Regione a considerare una campagna informativa e promozionale, in collaborazione con Trenitalia e RFI, volta a valorizzare la stazione di Giulianova come porta d’accesso al turismo della provincia. La fermata di Giulianova, infatti, rappresenta l’unica possibilità di accesso diretto alla rete Alta Velocità per l’intera provincia di Teramo. Senza collegamenti efficienti il nostro territorio perde opportunità di crescita e competitività. Sono scelte strategiche che non possono restare solo nella narrazione propagandistica della destra ma devono diventare realtà tangibili per il territorio. Non accetteremo che l’Abruzzo resti indietro: continueremo a vigilare, a denunciare ogni ritardo e a pretendere risposte concrete. Il tempo delle promesse è finito, ora servono fatti”, assicurano i consiglieri del Patto.

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Hai Attivato un blocco delle nostre Adv. Cityrumors è un Giornale Gratuito. Se vuoi continuare a leggerlo e supportarlo, per favore non bloccare le nostre pubblicità. Grazie.