
La famiglia nel bosco a Palmoli non è l’unica straniera a vivere nelle zone verdi del Basso Abruzzo.
Ci sono altri nuclei che dimorano nel circondario, vicino al confine con il Molise.
E qualche tempo addietro, un’altra coppia con tre bambini inglesi, ha vissuto come Nathan e Catherine, a Furci, borgo di 770 residenti a pochi chilometri da Palmoli. Lo ricorda lo stesso sindaco Giuseppe Rosario Masciulli all’ANSA.
“C’è un precedente accaduto qui vicino, il Comune di Furci, dove tre minorenni di nazionalità inglese, con l’intervento e l’interessamento dell’ambasciata inglese, sono stati rimpatriati in Inghilterra con tutta la famiglia – dichiara il primo cittadino -. Ci troviamo, comunque, di fronte a tre minori che non hanno commesso nessun reato, di nazionalità australiana per cui di fronte all’impegno dello Stato, del governo australiano e dei nonni che stanno in Australia di adempiere al percorso indicato dal Tribunale dei minorenni, io credo, da persona non esperta, ma a livello intuitivo, non ci dovrebbero essere problemi”.
La famiglia nel bosco di Palmoli, a questo punto, potrebbe anche decidere di tornare in Australia in caso di consenso del Tribunale dei minori. “Di fronte ad adeguate garanzie dell’ambasciata e dei familiari tuttora residenti in Australia – aggiunge Masciulli -, non credo il giudice abbia interesse ad opporsi o rilevi dei motivi ostativi”.
Tornare in Australia. Noi vorremmo restare, ma abbiamo un’altra opzione: prendiamo i passaporti, mia moglie con i bambini tornano in Australia e io resto qui a badare agli animali.
Speriamo di no, perché a noi piace la nostra casa qui”: lo ha detto ai giornalisti Nathan, il padre dei tre bambini allontanati dalla ‘famiglia nel bosco’ di Palmoli, in Abruzzo.


