Galleria crollata tra Pescara e Francavilla: chiesto il processo per ingegneri e collaudatori

Pescara. Chiesto il processo per ingegneri e collaudatori della galleria San Silvestro, il tunnel tra Pescara e Francavilla al Mare crollato durante un temporale 2 anni fa.
Come riporta il quotidiano Il Centro, la Procura di Pescara ha chiesto il rinvio a giudizio per Giulio Filippucci, ingegnere progettista strutturale e firmatario delle relazioni illustrative e di calcolo di progetto esecutivo della galleria, per Walter Sacco, ingegnere progettista firmatario della tavola del piano esecutivo relativo ai pannelli di rivestimento interni della galleria contenente il particolare di ancoraggio in sommità della stessa galleria, e per Angelo Balducci, in qualità di collaudatore.
Sarà, quindi, il gip Francesco Marino, a decidere, il prossimo 29 gennaio, se i tre imputati per il crollo del 22 novembre 2023 saranno processati, come richiesto dal procuratore capo Giuseppe Bellelli e dal suo sostituto Anna Benigni.
Per tutti vengono contestati i reati di crollo di costruzioni o altri disastri colposi e attentato alla sicurezza dei trasporti. Tutto in relazione al contratto stipulato tra Anas e l’Ati Toto – Tor di Valle – Sapaba – Lungarini con oggetto “lavori di costruzione della variante di Francavilla con congiungimento della variante di Pescara con la variante di Ortona”.
I tre, per l’accusa, avrebbero agito con imperizia e negligenza e con violazione delle norme di legge: “Filippucci e Sacco, nonostante fossero a conoscenza della presenza in loco di una falda idrica non confinata ed alimentata dalla infiltrazione delle acque piovane, dell’esistenza della quale si dava atto nella relazione illustrativa e di calcolo del progetto esecutivo di calcolo con riferimento alla caratterizzazione geologica e geotecnica dell’area, nonché nella relazione geologica-tecnica redatta dalla società Labortec già in data 27 novembre 1991, che segnalava “la possibilità di accumulo di falde acquifere all’interno dell’intervallo superiore permeabile” e nella relazione geologica-geotecnica redatta dall’ingegnere Pietro Lunardi nell’ottobre del 1997 che evidenziava l’esistenza di “una falda idrica non confinata”, omettevano di redigere il progetto statico del sistema di ancoraggio dei pannelli di rivestimento interno della galleria, non valutandoli quali elementi strutturali, nonché prevedevano un inadeguato sistema di drenaggio delle acque filtranti a tergo di tali pannelli con una tubazione, non ispezionabile e non visibile, di modeste dimensioni, non sufficiente a drenare l’acqua circolante e soprattutto non adeguatamente raccordata a ulteriori elementi di raccolta e smaltimento, prevedendo inoltre la soluzione di vincolo in testa ai pannelli non perfettamente conforme alle previsioni progettuali”.
Per il collaudatore Balducci, invece, viene contestato che “esprimeva parere positivo sulla base delle sole certificazioni dei materiali, omettendo di considerare i pannelli di rivestimento quali elementi strutturali con funzione statica e omettendo, conseguentemente, di assoggettarli a verifiche statiche e a controlli di stabilità”.
Secondo le perizie fatte eseguire dalla Procura, in conseguenza di tali colpose omissioni, in concomitanza di un evento pluviale di notevole importanza, si veniva a creare a tergo del rivestimento interno (pannelli prefabbricati) della galleria artificiale nord una spinta idrostatica che, considerata anche l’insufficiente tenuta del sistema di ancoraggio dei pannelli, risultava maggiore di quella sopportabile dai vincoli di ancoraggio e, conseguentemente, si verificava, in una tratta pari a circa 23 metri lungo il lato destro della corsia sud, il crollo per ribaltamento di circa venti pannelli prefabbricati in calcestruzzo che costituivano la fodera di rivestimento della galleria San Silvestro i quali, quindi, rovinavano sulla carreggiata stradale con evidente pericolo per la sicurezza della circolazione stradale”.
Solo per miracolo, infatti, un’automobile in transito fu solo lambita dai pannelli caduti, finendoci sopra dopo aver arrestato bruscamente la marcia e non sotto l’enorme peso che avrebbe schiacciato le persone all’interno.



