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Teramo

Alba Adriatica, zona del ferro di cavallo: non basta un murale per la riqualificazione

Alba Adriatica. “Un murales, pur rappresentando un gesto simbolico e decorativo apprezzabile, non può in alcun modo sostituire un’opera strutturale e concreta di riqualificazione urbana”.

E’ molto chiara la posizione del gruppo consiliare di Siamo Alba (Massimo Marconi, Laura D’Ambrosio, Ambra Foracappa, Valerio Caserta, Renato Pantoli), relativamente a quello che è stato il recente intervento nella zona del Ferro di Cavallo di Alba Adriatica.

“La Pro Loco, attraverso un’operazione tra soggetti privati, ha realizzato un intervento che ha interessato un’area circoscritta, con l’intento di restituire dignità a una zona da tempo trascurata. Tuttavia, la riqualificazione di spazi pubblici richiede visione, pianificazione e interventi duraturi, non solo gesti simbolici”, prosegue la nota.
“Iniziative spontanee e collaborazioni con realtà associative sono sempre benvenute, purché integrate in una strategia pubblica complessiva che metta al centro la rigenerazione urbana sostenibile, trasparente e accessibile a tutti i cittadini”.

Attività di controllo. Il gruppo consiliare ribadisce un concetto. “È dovere dell’amministrazione comunale esercitare un controllo attento e costante, non solo per garantire la legittimità delle operazioni compiute, ma anche per vigilare sul corretto conferimento dei rifiuti, sulla sicurezza dell’area e sulla conformità degli interventi rispetto alla normativa vigente. Forze dell’ordine raramente presenti in quella zona, per non parlare poi dei tempi biblici del sistema di videosorveglianza in manutenzione da oltre un anno, impianto semaforico spento da tempo immemorabile ed ora il nuovo impianto a lampeggio da mesi”.

Azione amministrative inefficaci. “Ribadiamo con fermezza la nostra condanna per l’inefficienza delle azioni amministrative messe in atto dall’amministrazione comunale della Sindaca Casciotti. Scelte urbanistiche poco lungimiranti hanno indebolito aree centrali come viale Vittoria, la parte nord di Alba e la zona Stazione, un tempo fulcro commerciale della Val Vibrata. Non sono stati rispettati impegni elettorali rilevanti, tra cui il recupero del Ferro di Cavallo e l’acquisizione del Cinema Aurora e del Torrione.
Il decoro e la vivibilità degli spazi urbani non possono essere affidati alla sola buona volontà dei singoli, ma devono rappresentare una responsabilità precisa dell’ente pubblico, in grado di assicurare interventi coerenti, duraturi e rispettosi dell’interesse collettivo.
Nulla è stato restituito alla zona di quanto la stessa Sindaca annunciava nell’ultima campagna elettorale proferendo a gran voce: “se qualcosa vi è stato tolto sarà restituito cento volte tanto”.

 

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