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Teramo

Civitella del Tronto, polemica commissione pari opportunità: la replica della maggioranza

Civitella del Tronto. Arriva la replica, circostanziata e anche molto dura, da parte dell’amministrazione comunale circa le rimostranze della minoranza sulla questione della commessione pari opportunità.

La polemica social, poi rimbalzata anche sugli organi d’informazione trova la presa di posizione dell’esecutivo guidato dalla sindaca, Cristina Di Pietro, che parla di ricostruzioni sconcertanti.

“La Commissione per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna è istituita ai sensi dell’art. 12 dello Statuto Comunale, con apposito regolamento approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 42 del 19/11/2019″, si legge nella nota.
La nomina dei suoi componenti non avviene per concorso pubblico, ma su diretta designazione dei capigruppo consiliari, tre proposti dalla maggioranza e due proposti dalla minoranza.
Il sindaco prende atto di questi nominativi e li nomina membri della Commissione.

Nel Consiglio Comunale del 7 ottobre scorso si è preso atto delle nomine proposte dai due capigruppo, Mario Tulini per la maggioranza ed Andrea Sbranchella per la minoranza.
La convocazione del Consiglio Comunale è un atto pubblico, visibile a tutti, per cui è semplicemente ridicola la circostanza che ci siano state delle (presunte) esclusioni.
Peraltro essendo un consiglio ordinario è stato notificato ai consiglieri comunali (quindi anche quelli di minoranza) con cinque giorni di anticipo. C’era tutto il tempo per poter comunicare ai propri membri, proposti da loro, di partecipare all’assise pubblica. Non stava al sindaco comunicare a tutti i componenti proposti di assistere al consiglio ma ai capigruppo, essendo la loro nomina potere consiliare e non sindacale.

Dunque alcuna comunicazione formale è stata inviata alle componenti designate, né di maggioranza, né di minoranza, essendo chiaramente compito dei capigruppo invitare le persone designate a partecipare al Consiglio comunale nel quale si ratifica la loro nomina.
Al predetto Consiglio Comunale del 7 ottobre era prevista la partecipazione della Presidente della CPO della Provincia di Teramo e la mattina del 7 ottobre, l’assessore D’Alessio, contattava telefonicamente il capogruppo di minoranza Andrea Sbranchella per comunicargli un ritardo di un’ora nella partecipazione al consiglio della Presidente della CPO provinciale, al fine di farlo conseguentemente sapere alle persone designate dalla minoranza.

Il capogruppo di minoranza dunque sapeva bene che era prevista la partecipazione delle designate al Consiglio comunale, solo che, evidentemente, si è semplicemente dimenticato di avvisarle.
Capiamo che studiare un po’ di più la materia amministrativa costa sacrificio ma è un compito che ci si è presi quando ci siamo proposti di amministrare la cosa pubblica. Fare una telefonata per avvisare coloro che si è proposti per una nomina costava poco ma evidentemente anche questa cosa costituisce per questa minoranza un problema.
Ciò detto, l’auspicio è quello di poter avere anche sul nostro territorio comunale una Commissione per le pari opportunità, che affronti tante problematiche importanti e sia pienamente operativa nell’interesse dei nostri concittadini”.

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