
Controguerra. Venerdì 10 ottobre, alle ore 21, nella sala convegni dell’Enoteca comunale di Controguerra, si terrà il quarto appuntamento della rassegna culturale “Alle 9 della Sera”, dal titolo Il Giallo del Semaforo.
Protagonista della serata sarà la scrittrice Valeria Di Felice, autrice dell’omonimo libro Il Giallo del Semaforo, un’opera che attraverso la parola poetica riflette sulla condizione umana, sospesa tra attesa e movimento, consapevolezza e smarrimento.
Ad accompagnare la presentazione interverranno lo scrittore e giornalista Leandro Di Donato e l’attrice, direttrice artistica e docente teatrale Laura Margherita Di Marco, che arricchiranno il dialogo con letture e riflessioni.
«La rassegna Alle 9 della Sera ci offre, di volta in volta, occasioni per esplorare nuovi sguardi sulla realtà – dichiara l’Assessore alla Cultura Fabrizio Di Bonaventura –. Il titolo stesso di questo incontro, Il Giallo del Semaforo, evoca un tempo di sospensione, un invito a sostare e a riflettere prima di attraversare. È un’immagine che parla del nostro tempo, in cui la fretta e la distrazione spesso ci allontanano da noi stessi e dagli altri.
La parola poetica, come quella di Valeria Di Felice, ci ricorda che fermarsi non significa restare immobili, ma abitare il pensiero, scegliere con consapevolezza la direzione da prendere. In questo senso, la cultura continua a essere il luogo in cui l’essere umano si misura con la propria complessità, ritrovando nel dialogo e nella bellezza un modo per resistere alla superficialità.
Ringrazio l’autrice, così come Leandro Di Donato e Laura Margherita Di Marco, per aver accolto il nostro invito e per contribuire, con la loro sensibilità, a un percorso che pone la parola al centro della nostra crescita civile e interiore”.
Il libro
Il giallo del semaforo rappresenta la soglia cromatica tra due stati. Come colore di mezzo, evoca la transizione tra giorno e notte, vita e morte, consapevolezza e ignoranza.
È simbolo della condizione umana, costantemente in bilico tra possibilità diverse e in continua ricerca di significato e direzione.
Nel suo nuovo lavoro, Valeria Di Felice invita a riflettere sulla necessità di mantenere un legame autentico con la realtà attraverso l’“esercizio spirituale” della parola poetica: un luogo di resistenza in cui sperimentare un’umanità profonda, al di là delle illusioni generate dall’intelligenza artificiale e dalla tecnologia algoritmica.
In quest’opera, poesia e filosofia si incontrano in un dialogo di rara intensità.