Piano parcheggi ad Atri: “Altre strisce blu in via De Titta”
Prospettiva Atri contesta anche la posizione della colonnina per il pagamento: "Troppo lontana"

Ad Atri si torna a parlare di parcheggi a pagamento, dopo un’estate piena di critiche per le strisce blu.
“Mentre la maggioranza organizza pranzi e continua a parlare solo al futuro, evitando ogni bilancio del presente, da lunedì 6 ottobre i residenti di via De Titta e i professori hanno iniziato a pagare i 15 minuti di sosta gratuita concessi nel centro storico”.
A dirlo in una nota il gruppo consigliare Prospettiva Atri.
“Sono passate più di due settimane dall’annuncio con cui il Comune di Atri aveva comunicato, con grande enfasi, che dal 27 settembre nel centro storico e nella zona di Colle Maralto (cimitero) la sosta gratuita sarebbe passata da 15 a 30 minuti. Un annuncio che, ai più, poteva sembrare un segnale di ascolto verso le richieste di Prospettiva Atri, dei commercianti e dei residenti del centro. Basta però leggere la Delibera di Giunta n. 144 dell’11 settembre 2025 per capire che – come spesso accade – dietro l’“annuncite” di Ferretti si nasconde l’ennesima contraddizione/omissione”.
“Per compensare i minori ricavi dovuti alla maggiorazione del tempo gratuito, da oggi pagheranno di più i professori, i lavoratori delle scuole professionali e i residenti di via De Titta, dove sono stati aggiunti ulteriori posti auto a pagamento rispetto a quelli previsti inizialmente: da 20 a 25 stalli blu. E come se non bastasse, in via De Titta e via Finocchi la mezz’ora gratuita non esiste affatto. Quindi i genitori che accompagnano i propri figli all’asilo nido di via De Titta devono pagare anche solo per sostare i pochi minuti necessari per accompagnarlo dentro la struttura e al momento non è attivo il pagamento tramite app”.
E ancora: “A questo si aggiunge l’incredibile decisione di installare un’unica colonnina per il pagamento in contanti nell’area vicino al polo liceale. Chi parcheggerà in via De Titta dovrà quindi affrontare una bella camminata in salita solo per poter pagare il ticket: un’ulteriore dimostrazione del pressappochismo e della totale assenza di pianificazione con cui viene gestita la città. Qual è la logica di queste scelte? Perchè penalizzare queste categorie e questi residenti solo per rincorrere una richiesta legittima, facendo credere ai cittadini che le loro esigenze siano state ascoltate?
(Ricordiamo che nella nostra proposta era previsto l’aumento del tempo gratuito da 15 a 30 minuti su tutto il territorio comunale, non solo nel centro storico).
È cambiata anche la regolamentazione di Piazza San Pietro (davanti alle Poste), dove è stata introdotta una turnazione oraria di un’ora anche per gli abbonati, a differenza di quanto stabilito originariamente, sempre per compensare il mancato introito.
E mentre tanti altri Comuni, in queste settimane, hanno sospeso o ridotto i parcheggi a pagamento per i mesi invernali, Atri no.
Abbiamo chiesto di adottare la stessa misura già applicata in quasi tutti i comuni limitrofi, ma anche qui nessun ascolto: l’obiettivo resta solo fare cassa per coprire il disavanzo di 12,6 milioni di euro generato dall’incapacità amministrativa di Ferretti e delle sue giunte. E i cittadini, inermi, continuano a subirne i disagi.
A questa amministrazione chiediamo di iniziare ad assumersi seriamente la responsabilità delle proprie scelte, di ascoltare davvero la voce sempre più crescente dei cittadini e dell’opposizione, e di capire che non basta un pranzo dal quale ci dicono di stare sereni o una promessa per risolvere i problemi. Atri ha bisogno di risposte concrete, non di propaganda. Atri ha bisogno di lavoro, di economia, di visione.
E invece, l’unica cosa che Ferretti e i suoi sono stati in grado di portare ad Atri sono 12,6 milioni di euro di disavanzo, come mai nella storia di questa città. Con questa classe dirigente, il rischio non è solo il declino: è il recesso definitivo”, conclude Prospettiva Atri.