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Chieti

Roccascalegna: turismo esperienziale con australiani e americani

Roccascalegna. Sabato 27 settembre 2025, un fine settimana all’insegna del turismo esperienziale a Roccascalegna con un gruppo di turisti Australiani e Americani capeggiati da Monica Di Luzio, italo – australiana con origini abruzzesi che organizza viaggi da oltre oceano per far conoscere l’Abruzzo, regione dei parchi montani, delle colline dominate dai castelli, dai borghi e abbazie medievali e dalle antichissime città pre romane che dominano la costa dei verdi pascoli dell’Adriatico con la macchia mediterranea della pineta dannunziana più a nord e la Costa dei Trabocchi più a sud.

La comitiva molto socievole e dinamica nelle attività svolte ha scelto Roccascalegna, in provincia di Chieti, perché alcuni dei presenti andavano alla riscoperta delle proprie origini, in un turismo del ritorno, risorsa importantissima in un territorio che vuole sempre più valorizzarsi nell’ambito del turismo esperienziale ricercato e di nicchia che il mondo globalizzato del mercato digitale mira a favorire, alla scoperta dei tesori nascosti che i piccoli mondi delle valli appenniniche offrono in Abruzzo, cuore dell’Appennino Centrale, culla della Civiltà Italica. L“esperienza” è iniziata la mattina alle 10:30 con una colazione di benvenuto offerta da Nicola Giangiordano e Valentina Caniglia di Civico 20 RistorArtGallery, che come prevede la tradizione dell’ospitalità italica, hanno fatto sentire gli ospiti subito a casa loro. La mattinata è entrata nel vivo intorno alle ore 11:00 con un corso di cucina a cura di “Chef Nico”, che con i suoi figli Lucrezia e Camillo, ha dimostrato praticamente come realizzare la pasta alla chitarra fatta in casa con gli utensili delle massaie di un tempo, tra cui “lu carrature” (l’antico telaio che fa “suonare” gli spaghetti o ai tempi moderni ideato “double – face” anche le tagliatelle). Una vera e propria arte culinaria cha fonda le radici nella tradizione pastorale quando era uno dei pochi cibi contadini che dava sostegno proteico con le uova o con l’aggiunta del grasso di maiale o pecorino che si mangiava rigorosamente con le mani, anche durante le trasferte dei pastori impegnati con la Transumanza. La pasta alla chitarra del giorno d’oggi, come la conosciamo noi, la ritroveremo gloriosa nel periodo rinascimentale, alla quale ricetta povera abbinarono il pomodoro giusto arrivato dalle Americhe e nelle case dei signori, nei pranzi luculliani, nacque a seguire l’abitudine di usare la forchetta. Valentina ha spiegato i segreti di Chef Nico per la realizzazione di una ottima pasta alla chitarra che hanno compito gli stessi Ospiti partecipanti del corso. Alle ore 12.00 circa, dopo la foto di rito con mattarello, grembiule e aperitivo rinfrescante, il gruppetto, non stanco affatto, si è recato a piedi, vista la vicinanza del ristorante al Borgo Medievale, per incontrare un rappresentante della Pro Loco pronto per la visita guidata al castello medievale. Il Castello Medievale di Roccascalegna si può considerare definitivamente un gioiello architettonico realizzato a scale su uno sperone di roccia arenaria, circondato dalle alte cime della Maiella (con in primo piano Monte Acquaviva e l’Anfiteatro delle Murelle) che sembrano contemplare la rocca.

Attualmente, il maniero sopravvissuto al tempo, alle intemperie e anche alla guerra che da queste parti si è fatta sentire, rappresenta uno dei castelli meglio curati e più visitati dell’Italia centrale. Lo scorso sabato il clima era l’ideale per la passeggiata storico-culturale, con la terra baciata dal sole e la brezza marina che accarezzava le colline circostanti ricche di uliveti. Il tempo della visita e al ritorno è stato servito un tipico pranzo. I prodotti, rigorosamente autoctoni, presentavano formaggi e salumi dai sapori e profumi unici in abbinamento ai famosi mieli di Tornareccio, con la indiscussa protagonista “Chitarra della Nonna” a base di ragù alle 3 carni KM0, dal ricordo di un tempo antico con i segreti della cucina del Civico 20 RistorArtGallery. Il tutto si è trasformato in un gustoso pranzetto irrorato da vino d’Abruzzo della casa di cantine locali e, con “dulcis in fundo”, le pizzelle fatte in casa dalla Chef pasticcera Rina, con topping al cioccolato e con la promessa di restare in contatto per dare seguito a nuove amicizie internazionali.

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