San Gabriele, undici anni del nuovo santuario
Cerimonia domenica 21 settembre. E sabato c'è la Corsa di San Gabriele

Domenica 21 settembre ricorre l’undicesimo anniversario della consacrazione del nuovo santuario di San Gabriele.
Per commemorare l’anniversario in questo anno giubilare è stato invitato monsignor Antonio D’Angelo, arcivescovo metropolita de L’Aquila, che presiederà la solenne celebrazione alle ore 11.
Un santuario per il terzo millennio. La costruzione del nuovo santuario, dedicato a San Gabriele dell’Addolorata, iniziò il 26 febbraio 1970, sulla base di un progetto elaborato nella seconda metà degli anni Sessanta dagli Studi Associati di Milano, sotto la direzione dell’ingegner Rino Rossi di Bologna. A partire dagli anni Ottanta l’architetto Eugenio Abruzzini di Roma realizzò numerosi interventi di adeguamento liturgico.
Nelle intenzioni dei professionisti milanesi si trattava di “un progetto semplice e felice, come semplici e felici furono i giorni del giovane San Gabriele dell’Addolorata, come i luoghi dei suoi ultimi anni. Il santuario vuole esser un’isola di serenità nella serenità di questi luoghi, un grande giardino, un modo per stare insieme, una collina che sale lenta, a gradoni, quasi un invito per una passeggiata tra il verde, una passeggiata che concorre e ripropone il luogo della preghiera”.
Le dimensioni dell’opera si annunciarono gigantesche: il nuovo santuario sarà nel complesso venti volte più grande della prima basilica. Il nuovo santuario (a forma di croce greca), lungo 90 metri e largo 30, è stato realizzato in cemento bianco, vetro, policarbonato, alluminio e acciaio cor-ten. Può contenere circa 10 mila persone, di cui 4/5 mila nelle navate. E’ uno dei santuari moderni più grandi d’Europa.
Al centro della basilica è collocato il grande presbiterio. Al di sotto è stata ricavata la grande e accogliente cripta del santo che venne solennemente benedetta da Papa San Giovanni Paolo II, durante la storica visita al santuario, il 30 giugno 1985. Il Papa inaugurò anche l’innovativa Cappella della riconciliazione (che dispone di 30 moderni confessionali) dove, compiaciuto, si complimentò con l’architetto Abruzzini e i padri del santuario: ”Così voi ci aiutate a salvare il sacramento della riconciliazione!”.
Numerosi sono stati gli artisti, molti dei quali di fama internazionale, che hanno abbellito negli anni con varie opere il nuovo santuario (Mimmo Paladino, Omar Galliani, Guido Strazza, Ugolino da Belluno, Oliviero Rainaldi, Pietro Cascella, Tito, Paolo Annibali, Loreno Sguanci, Carlo Previtali, Santo Tomaino, Nino Di Simone, Vincenzo Di Giosaffatte, Angelo Casciello, suor Agar Loche, Renato Coccia).
La costruzione del nuovo santuario è durata più di un quarantennio. Non è stato facile portare avanti una simile gigantesca opera, ma grazie all’impegno economico del santuario, al contributo di numerosissimi devoti di san Gabriele (tra i quali spiccano per generosità le varie associazioni di emigrati abruzzesi sparse in tutti i continenti), degli abbonati al mensile del santuario L’Eco di san Gabriele, di alcuni grandi benefattori e di qualche ente pubblico, si arrivò alla conclusione, pressoché totale, della costruzione del nuovo santuario. Molti di coloro che negli anni Sessanta si chiedevano perplessi a cosa sarebbe servita una così gigantesca costruzione, visto che già si intravvedevano i segni di quella crisi religiosa che avrebbe portato a svuotare le chiese e alla secolarizzazione, si sono dovuti presto ricredere. Vedere il nuovo santuario affollato in molti periodi dell’anno, e in più occasioni pieno come un uovo, induce anche i più scettici alla riflessione e dimostra che i progettisti avevano ragione, quando si auguravano di creare “un’opera destinata all’uomo di oggi e ancora più a quello di domani, perché nel silenzio e nella serenità l’uomo possa riaprire un colloquio con se stesso e con Dio per darsi ragione dei suoi giorni, per amare e credere ancora”.
Il rito di consacrazione del nuovo santuario, il 21 settembre 2014, venne presieduto dall’inviato speciale di Papa Francesco, il cardinale Ennio Antonelli, già arcivescovo di Firenze e presidente emerito del pontificio Consiglio per la famiglia.
In occasione della consacrazione del nuovo santuario Papa Francesco inviò al santuario una lettera speciale, nella quale, tra l’altro, scriveva: “Si tratta, lo sappiamo, di un luogo di culto tra i più celebri dell’Italia e dell’Europa, nel quale ogni anno numerosi fedeli si raccolgono in preghiera molto devotamente chiedendo per sé e per i loro cari i favori divini, confessano i propri peccati ottenendo la misericordia del Signore e partecipano con grande devozione all’Eucaristia. Inoltre molti giovani e malati arrivano al santuario per implorare umilmente aiuto, protezione e conforto spirituale”.
La ‘Corsa di San Gabriele’
Sabato 20 settembre si svolgerà la seconda edizione della “Corsa di San Gabriele”. L’evento è una corsa su strada valida anche come camminata non competitiva e come gara per ragazzi, su un percorso di 10,4 km. La corsa, che combina sport, natura, fede e passione, passando per il santuario e le frazioni del territorio, partirà alle ore 16 dal Parco palestra APD di Isola del Gran Sasso (TE) e si concluderà al santuario di San Gabriele, dove si terranno le premiazioni.
In occasione della corsa le strade intorno al santuario subiranno una chiusura al traffico dalle 15 alle 18, ma si potrà comunque utilizzare il grande parcheggio comunale e da lì salire a piedi al santuario.