
Alba Adriatica. La sospensione del provvedimento resta tale, anche dopo l’esame della sospensiva in camera di consiglio. E il tutto, nella sostanza, viene rinviato all’udienza di merito, in programma nel maggio del 2026.
Nei giorni scorsi dinanzi al giudici del Tar è stata esaminata la richiesta di sospensiva dell’ordinanza con la quale il questore di Teramo, Carmine Soriente, in applicazione dell’articolo 100 del Tulps (testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza), che all’inizio di agosto aveva disposto la chiusura per dieci giorni di uno chalet di Alba Adriatica.
Teatro all’esterno di una maxi-rissa un paio di settimane prima e dove le forze dell’ordine avevano rilevato altri episodi. Due giorni l’ordinanza di sospensione dell’attività (delle licenze commerciali e di somministrazione), la proprietà del locale aveva impugnato il provvedimento, ottenendo una sospensione con un decreto monocratico, anche in considerazione dell’urgenza del ricorso e della stessa natura del provvedimento.
In camera di consiglio, i giudici amministrativi hanno rilevato che “ad un sommario esame appaiono fondate, con particolare riferimento alla insufficiente e perplessa motivazione poiché i fatti contestati e posti a base del provvedimento impugnato non sono del tutto riferibili ad una condotta del gestore del locale, come dimostrato dagli atti di causa.
Ritenuto, inoltre, che, persistendo il periculum in mora, si renda necessario confermare la misura cautelare monocratica”.
E il giudizio di merito è stato fissato a fine maggio del prossimo anno, quando poi starà per iniziare una nuova stagione estiva.