
Alba Adriatica. Stop all’attività della palestra in orari notturni e comunque nella fascia nella quale la stessa non può essere presidiata dal personale addetto.
E’ questa la natura di un’ordinanza comunale (dirigente settore commercio e polizia amministrativa), diffusa negli ultimi giorni e che pone una limitazione ben precisa ad un’attività cittadina.
Tutto nasce dalle relazioni giunte in Comune e frutto di due diversi sopralluogo effettuati, nella palestra, da parte dei carabinieri del Nas di Pescara e del personale della Asl in una fase successiva.
Sul tema in questione è stato avviato un procedimento che poi ha generato l’emissione dell’ordinanza.
Oltre ad alcune carenze rilevate durante i sopralluoghi, comunque tutti sanabili, l’ordinanza impone ai gestori della palestra di non poter ospitare attività, seppur amatoriali e non agonistiche, negli orari nei quali non c’è personale in grado di utilizzate il defibrillatore esterno semi-automatico (Dae) e dunque in orari notturni.
E questo nonostante la nuova frontiera di tali attività prevede un utilizzo h24.
“Il gestore dell’impianto sportivo deve assicurare la presenza e il regolare funzionamento del DAE, per assimilare l’impianto sportivo cardioprotetto ad un punto della rete PAD
(Public Access Defibrillation) per la pianificazione di interventi atti a prevenire che l’ACC
esiti in morte, quali: la presenza di personale formato, pronto ad intervenire
l’addestramento continuo la presenza di un DAE e la facile accessibilità la gestione e
manutenzione del DAE la condivisione dei percorsi con il sistema di emergenza territoriale
locale”, si legge.
“Le attività motorie non possono essere esercitate in assenza di personale addetto sul posto pronto ad intervenire dotato di adeguata formazione avente il compito di first responder”.