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Pescara

Bivacchi e degrado: il bilancio delle operazioni della Municipale a Pescara

Pescara. Un bilancio dei controlli anti-degrado effettuati a Pescara nelle ultime settimane è stato tracciato ieri dalla polizia locale, rappresentata dal tenente colonnello Paolo Costantini, nel corso dei lavori della commissione Sicurezza, presieduta da Maria Luigia Montopolino.

“Le zone dove le pattuglie sono intervenute sono diverse. Si parte dal centro, nell’area di piazza Santa Caterina, piazza Sacro Cuore e si passa per la zona del Rampigna e della Cattedrale di San Cetteo, con viale De Gasperi, via Misticoni fino ad arrivare ai Palazzi Clerico, con via Aterno e Villa del Fuoco, via Rio Sparto e tanti altri punti della città dove vengono segnalate situazioni di degrado che hanno portato la polizia locale ad effettuare servizi mirati”, dice Montopolino.

“Molte persone sono state identificate, anche minorenni, è stato rilevato un consumo sempre più diffuso di alcol da parte dei giovani e sono stati rimossi i bivacchi. A ciò si aggiunga che, al di là del bilancio materiale in termini di smantellamento dei bivacchi e di identificazione di chi li genera, la presenza delle pattuglie costituisce un segnale positivo per ciò che riguarda la percezione di sicurezza dei cittadini. Abbiamo avuto modo di approfondire le procedure e le misure che vengono applicate, che sono diverse a seconda delle situazioni, e penso al Daspo e al Tso, nel caso in cui si registri la presenza di persone problematiche. Procedure, va detto, spesso complesse. A ciò si aggiungano le attività demandate ad altri, a partire delle forze dell’ordine. L’auspicio è che i controlli proseguano, tanto più che esiste già una mappatura effettuata proprio dalla polizia locale, e che le attività già promosse in più zone abbiano una certa continuità, con il contributo delle forze dell’ordine che in città non viene mai meno”.

“E’ impossibile pensare”, dice sempre Montopolino, “di eliminare determinati fenomeni tanto più che Pescara offre una lunga serie di servizi a chi vive nella fragilità e ha bisogno di sostegno. Va anche detto che per accedere a determinate strutture bisogna avere requisiti specifici e concludo sottolineando che ci sono persone che rifiutano determinati tipi di aiuto”.

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