
Moscufo. Scoppia la polemica a Moscufo per una scritta antifascista posta, con vernice rossa, sotto una storica effige di Mussolini che campeggia sulla facciata di un palazzo del centro stofico.ù
L’immagine del duce, con tanto di motto “noi tireremo diritto”, è lì da oltre 80 anni e circa dieci anni fa è stata anche restaurata, dopo che era stata ricoperta con vernice nera.
Alcuni giorni fa un giovane professore di Storia e Filosofia, Andrea D’Emilio, con una vernice rossa, sotto all’immagine ha scritto “Moscufo è antifascista”.
“Un deprecabile atto vandalico” lo ha giudicato il presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, in quota Forza Italia, che ha denunciato l’episodio sui suoi profili social.
Un’esposizione, quella di Sospiri, criticata dalla sezione Anpi di Pescara: secondo il coordinatore, Nicola Palombaro, il presidente del Consiglio regionale avrebbe fatto meglio a prendere le distanze dai numerosi commenti al suo post nei quali si arriva a inneggiare all’utilizzo di olio di ricino per il responsabile della scritta.
Non sono mancati strascichi della vicenda: questa mattina D’Emilio – non nuovo a simili azioni – e una giornalista dell’emittente televisiva Rete8, mentre registravano un’intervista sono stati pesantemente minacciati da alcuni residenti. Immediata la solidarietà del sindaco, Pietro Di Pietro, il quale tiene a precisare che “Moscufo non è un paese fascista”.
Note di condanna all’accaduto anche da parte dell’Anpi, del Cdr di Rete8 e del Sindacato dei Giornalisti. Per sabato prossimo, 23 agosto, lo stesso D’Emilio ha annunciato una manifestazione, a partire dalle 16, a Moscufo: al sindaco sarà consegnata una targa bianca in pietra con la scritta “Moscufo è antifascista. I Cittadini, 2025”. “Ho protocollato al sindaco Di Pietro questa testimonianza di aggressione e ribadito la richiesta urgente di accettare la targa e, quindi, la preliminare rimozione della mia scritta rossa, che rivendico; tutto a mie spese”.