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Abruzzo

Reversibilità per disabili: la proposta di emendamento del Confad

Confad Aps (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità), sempre impegnata a difendere e promuovere i diritti delle famiglie con disabilità, ha presentato una proposta di emendamento della legge che disciplina la pensione/indennità di reversibilità ai superstiti e la pensione sociale in particolari casi.

(La legge di riferimento che disciplina la reversibilità è il R.D.L. 14 aprile 1939, n. 636 articoli 1 e 13, con effetto dal 1° gennaio 1945 e successivamente disciplinata dall’articolo 2, comma 1, del D.Lgs. 503/1992, dall’articolo 1, comma 41, della L. 335/1995 e successive disposizioni.)

La normativa vigente in materia prevede che nel caso in cui tra i superstiti del “de cuius” sia presente una persona con disabilità in condizione di gravità l’assegno di reversibilità sia quantificato all’80% della pensione del genitore defunto (caso in cui sia figlio unico insieme ad altro genitore), e nel caso in cui l’unico superstite sia il figlio con disabilità, l’assegno si riduce al 70% (con il nota bene che, anche se non ha altri redditi, comunque il figlio superstite perderà la maggiorazione della sua pensione di invalidità – circa 400€ – perché la reversibilità è equiparata a un reddito).

I referenti regionali di CONFAD Sezione Abruzzo – Sabrina Angelini e Federico Di Felice Di Michele tengono fortemente a questa proposta in quanto vivono in prima persona la normativa vigente e si fanno portavoce di tante famiglie che ad oggi hanno il medesimo problema.
Confad ritiene che sia necessario provvedere affinché la reversibilità al figlio superstite con disabilità in condizione di gravità sia portata al 100%.

Nessuna forza politica o associativa aveva mai presentato proposte in tal senso. Siamo convinti che le misure siano sostenibili dal punto di vista finanziario da parte dello Stato, considerando che le stesse vanno applicate in funzione dell’evoluzione anagrafica.

Inoltre, ci sembra che la proposta possa dare un contributo chiaro e non ipotetico al “dopo di noi”.
Ci sembra una proposta di civiltà e un  supporto di inclusione sociale opportuno.

Si tratta solo di un primo passo.
Siamo sicuri che altre forze politiche e il Governo stesso sapranno valutare seriamente l’opportunità di dar seguito alla nostra proposta.

 

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