“A Montorio cartellone pubblicitario del sindaco non dice la verità”
A dirlo i consiglieri di opposizione

“In questi giorni i cittadini di Montorio si sono trovati davanti a un imponente doppio cartellone 6×3 con un titolo altisonante: “I conti del Comune di Montorio dal 2015”. Firmato dal sindaco Fabio Altitonante, il manifesto occupa uno spazio pubblico di grande visibilità — con ogni probabilità a spese degli stessi cittadini — e ostenta un apparente esercizio di trasparenza sui bilanci comunali”.
L’analisi è dei consiglieri Eleonora Magno e Andrea Guizzetti.
“Ma cosa si cela davvero dietro questo ingombrante pannello pieno di numeri? Quella che si presenta come una “operazione verità” sui conti pubblici, in realtà è un’abile manovra di comunicazione politica: una vera e propria anticipazione della campagna elettorale, che sfrutta l’autorità della carica per legittimarsi, attaccare le amministrazioni precedenti e accreditarsi come “salvatore” dei conti pubblici. I numeri vengono elencati in modo massiccio e disordinato, del tutto illeggibile per un normale cittadino: una finta trasparenza che conta sull’impossibilità pratica di una lettura critica e consapevole. L’intento è chiaro: far parlare i numeri, pur sapendo che nessuno potrà realmente interpretarli, e nel frattempo veicolare messaggi semplicistici e slogan ad effetto come “IL BANCOMAT È CHIUSO!”. Peccato che, dietro l’apparente rigore, il bilancio attuale presenti ancora un evidente disavanzo, segno che la situazione non è affatto risolta. Non si parla delle criticità tuttora presenti, né delle scelte concrete fatte a discapito di servizi, cittadini e investimenti per il futuro. E nessun cenno ai costi — anche economici — di questa comunicazione massiva e personalistica”.
E ancora: “A rendere il tutto ancora più emblematico è la scelta del luogo: il cartellone è stato posizionato in una zona di forte passaggio, proprio accanto alla fontana di piazza Diamante, recentemente realizzata e più volte esibita come simbolo del “fare” da parte dell’attuale amministrazione. Un messaggio visivo studiato, che unisce autocelebrazione e narrazione contabile in un unico colpo d’occhio. E mentre Montorio si prepara ad affrontare un’estate spoglia di eventi — con un cartellone estivo drasticamente ridotto per evidente penuria di risorse — proprio questo cartellone freddo e autoreferenziale sembra aver preso il posto della cultura e dell’intrattenimento. Un paradossale manifesto di benvenuto per cittadini e turisti, che anziché promuovere il territorio, srotola uno sproloquio contabile. L’ennesimo tentativo di distrarre con numeri, mentre mancano visione e proposte concrete. Chiediamo al sindaco: chi ha pagato questo manifesto? I cittadini meritano una vera trasparenza, non un gigantesco specchio per le allodole”.