Addio al professor Giorgio Furio Coloni: primario legato alla provincia di Teramo
E' stato primario a Teramo e a Tortoreto trascorreva le sue vacanze

E’ scomparso all’età di 84 anni, lo scorso 12 luglio, il professor Giorgio Furio Coloni, luminosa figura della medicina italiana, punto di riferimento nella chirurgia toracica e nella formazione universitaria.
Professore emerito, è stato Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica e del Centro Trapianti del Policlinico Umberto I di Roma, dove ha portato avanti con dedizione una missione professionale e umana di altissimo valore.
Per molti anni è stato il Primario nel reparto di Chirurgia Toracica dell’Ospedale di Teramo, distinguendosi per competenza, umanità e capacità di innovare. In seguito ha assunto l’incarico di Capo Dipartimento al Policlinico Umberto I, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo delle tecniche chirurgiche più avanzate in ambito toracico e trapiantologico.
Docente universitario all’Università “La Sapienza” di Roma, ha formato intere generazioni di medici, trasmettendo loro non solo conoscenze scientifiche, ma anche un’etica professionale basata sul rispetto, sull’ascolto e sulla centralità del paziente. La sua scomparsa lascia un vuoto immenso anche nel mondo accademico, dove la sua presenza era guida e ispirazione.
La comunità di Tortoreto, dove il Professore amava trascorrere le sue vacanze e che considerava la sua seconda casa, gli offre oggi un omaggio sincero. In questo luogo, che gli era caro, viene ricordato con affetto e gratitudine da chi ha avuto modo di conoscerlo nella sua dimensione più umana e autentica.
Ne danno il triste annuncio la moglie Marina, i figli Furio Massimo, Camilla, Eugenio e zia Olga.
Le esequie si svolgeranno martedì 15 luglio alle ore 11:30 al Mausoleo di Santa Costanza in Roma.
Chi ha avuto l’onore di incontrarlo lo ricorderà come un uomo di rara statura professionale e morale. Bravo come lui ce ne sono pochi. La sua opera, il suo esempio e la sua umanità continueranno a vivere nel cuore di chi ha potuto beneficiare della sua intelligenza, della sua cura e del suo amore per la vita.