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Teramo

Targa di Piccinini rimossa a Giulianova, “nessuna responsabilità della scuola”

La Fim Cisl sottolinea di non condividere "crocifissioni"

In merito alle notizie di stampa circolate sulla vicenda relativa alla “Rimozione della Targa presso l’Istituto Alberghiero Crocetti di Giulianova”, la FIM CISL, nel segno della massima collaborazione istituzionale e per ripristinare un clima di correttezza e collaborazione tra le istituzioni coinvolte, ritiene doveroso chiarire che non vi è mai stata alcuna intenzione di attribuire al dirigente scolastico né all’Istituzione scolastica da esso presieduta, alcuna responsabilità in merito alla vicenda rimozione della targa in onore del lavoratore Fabrizio Piccinini, che ha perso la vita mentre stava operando nel cantiere manutentivo per conto della Provincia di Teramo“.

La FIM CISL “non condivide affatto la crocifissione di persone non coinvolte nella vicenda e che non hanno nessun potere politico diretto. Al contrario, la FIM CISL ha sempre riconosciuto il ruolo centrale e l’impegno delle istituzioni scolastiche, compreso l’Istituto Crocetti di Giulianova e del suo dirigente, nel rispetto delle proprie competenze, in materia di sicurezza sul lavoro, affinché venga sempre più ampiamente diffuso, recepito e compreso dalle nuove generazioni, che saranno i lavoratori ed i datori di lavoro del domani. Le iniziative e le richieste avanzate dalla FIM CISL sulla materia erano, e restano, esclusivamente indirizzate al presidente della stessa provincia di Teramo, in quanto soggetto competente e committente dei lavori di manutenzione. La FIM CISL ritiene, infatti, che la Provincia avrebbe potuto promuovere un intervento ufficiale e adeguato volto a ricordare lo sfortunato lavoratore”.

La FIM CISL “ribadisce che la memoria delle vittime del lavoro rappresenta un dovere morale e civile che deve essere onorato attraverso atti istituzionali chiari e condivisi, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun ente coinvolto e non bisogna avere timore nel dedicare piazze, vie, scuole a Fabrizio Piccinini, piuttosto che Tonino Fanesi, Luigi Coclite, Gianluigi Ragni, tutti lavoratori che hanno perso la loro vita durante il proprio lavoro”.

E ancora: “L’organizzazione sindacale auspica, pertanto, che si possa procedere, nel più breve tempo possibile, a un’iniziativa commemorativa ufficiale, adeguata e condivisa, con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori sociali, Provincia, Istituto Crocetti con i suoi prestigiosi corpo docenti e studenti, organizzazione sindacale, affinché il sacrificio dei lavoratori non venga dimenticato e continui a richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e di rafforzare l’attenzione collettiva sul tema della tutela della vita e della dignità del lavoro”.

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