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Teramo

Street Music Festival, Forlì: Colonnella ha deciso di privarsi di un grande evento

L'evento che si è tenuto a Controguerra anima il dibattito

Sayonara Tortoreto

Controguerra. Oltre ai bilanci, decisamente positivi, per un evento che ha riscosso grandi consensi e partecipazione, c’è spazio anche per qualche stilettata.

E’ molto chiara la posizione di Paolo Forlì, consigliere comunale di minoranza (Europa Verde) al Comune di Colonnella e direttore artistico del Controguerra Street Music Festival.

“Il Comune di Colonnella, per volere dei suoi amministratori, ha deciso di privarsi di un evento di alto spessore culturale come lo Street Music Festival”, sottolinea Forlì. “Lo ha deciso non già per una scelta ponderata e strategica, visto che mancano strategie e programmazione, ma semplicemente perché la richiesta di collaborazione era arrivata dall’associazione Bella Colonnella e, soprattutto, perché c’ero di mezzo io. Questo è ovvio a tutti. Provassero a trovare il coraggio di affermare il contrario.

Così facendo, nella loro reiterata ottusità, hanno escluso Colonnella ed i suoi cittadini da una serie di vantaggi oggettivi ed estesi: quello di presentare in cartellone un evento culturale di spessore, quello di far lavorare molte attività ricettive ed enogastronomiche, quello di coinvolgere più associazioni e cittadini, quello di provare ad unire un paese – e non continuare a dividerlo – quello di iniziare a pensare in prospettiva, per un evento che nel giro di un paio di anni avrà valenza nazionale.
D’altronde, se esiste una distinzione tra amministratori capaci ed incapaci, questa poggia le proprie gambe sulla differenza umana e culturale delle persone: ci sono quelle umili e capaci, e quelle presuntuose e che valgono mezza cicca. È un dato di fatto.

Siamo ben lieti che Controguerra abbia creduto in questo progetto ambizioso e che moltissimi cittadini colonnelesi siano venuti a trovarci al Festival.
Non siamo affatto sorpresi, invece, che nessun amministratore colonnellese, neanche uno, neanche mezzo, abbia avuto il coraggio di affacciarsi, per rendersi conto di persona di cosa hanno fatto perdere al proprio paese”.

 

 

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