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Si finge al telefono maresciallo e truffa 15mila euro ad un’anziano

Episodio accaduto a Torricella Sicura: un uomo è stato denunciato per truffa

Torricella Sicura. Un uomo, residente fuori provincia, è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Torricella Sicura per il reato di truffa.

L’uomo, infatti, ha contattato un anziano del posto, sull’utenza cellulare, dapprima con un messaggio di testo con la richiesta di un pagamento in sospeso sulla piattaforma booking.com e successivamente con una telefonata, qualificandosi come “maresciallo dei carabinieri di Teramo” convincendo la vittima a recarsi in banca per effettuare un bonifico bancario istantaneo 15.500 euro a beneficio di un codice Iban, che gli era stato comunicato in precedenza dallo stesso finto carabiniere.

 

In questa circostanza appare utile sottolineare la strategia di prevenzione contro le truffe agli anziani e quelle perpetrate sul Web promossa dal Comando Provinciale Carabinieri di Teramo che già da tempo in modo strutturale porta avanti varie iniziative quali:
• Riunione nelle Chiese, nei centri ricreativi per anziani;
• riunioni con i direttori degli uffici postali della provincia al fine di captare persone sospette che accompagnano anziani a prelevare ingenti somme di denaro;
• presenza dei comandanti di stazione all’interno degli uffici postali, nei giorni di pagamento della pensione, al fine di interloquire con gli anziani per metterli in guardia dalle truffe;
• Presenza dei comandanti di stazione nella fase iniziale delle riunioni condominiali per parlare dell’argomento;
• incontri nelle scuole per parlare di questo fenomeno e creare un patto generazionale tra i ragazzi e i propri nonni;
• accordo con la ASL di Teramo e la ditta “Trade Service” , concessionaria esclusiva per la pubblicità nelle aree interne dei Presidi Ospedalieri di Teramo, Atri, Giulianova e Sant’ Omero, per trasmettere lo spot dell’Arma dei Carabinieri  contenente alcune precauzioni da adottare che ha la durata di 1 minuto e viene passato 150 volte al giorno dalle ore 07.00 alle ore 22.00 in contemporanea su un circuito di n° 33 monitor informativi/pubblicitari installati nelle aree di maggiore transito e attesa all’interno dei Presidi Ospedalieri di Teramo e provincia;
• accordi con vari comuni della Provincia per la trasmissione del medesimo spot informativo nei totem digitali presenti nel territorio;
• affissione in esercizi pubblici e commerciali di tutta la provincia, che si sono resi disponibili, della locandina circa i consigli contro le truffe agli anziani e sui pericoli del Web edita dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
A queste iniziative in seguito se ne aggiungeranno altre che hanno sempre lo scopo di pubblicizzare il fenomeno ed accrescere e rafforzare la “rete sociale” per la protezione delle persone anziane da tali reati e dai pericoli che possono derivare da un uso non consapevole del WEB.
Questa strategia preventiva sta funzionando, infatti oltre a far diminuire il fenomeno nella provincia incoraggia i malcapitati a denunciare, cosa non sempre scontata, anche in virtù del ruolo fondamentale assunto sull’argomento dagli organi di stampa locale che non si sono mai tirati indietro nel pubblicizzare ogni iniziativa dei Carabinieri, di fatto raggiungendo un numero importante di persone quindi facendo emergere il fenomeno. Pertanto anche in questa circostanza si ricorda che: nessuna Forza di Polizia, ente, assicurazione etc. chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare una assicurazione o un debito etc. Nei casi dubbi è sempre consigliabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa contattare il 112, ovvero rivolgersi ai propri congiunti, a un conoscente o a un vicino di casa e mai cedere alle richieste.
Inoltre qualora dovessero arrivare delle telefonate da parte di sedicenti forze di polizia che invitano a recarsi in caserma, chiamare sempre il 112 e chiedere spiegazioni sulla convocazione. In seguito a telefonate di tale tipologia, dove il proprio telefono risultasse isolato, ovvero l’interlocutore non chiude la chiamata, rivolgersi a un vicino di casa o comunicare all’interlocutore la propria intenzione di rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Particolare attenzione deve essere posta alle conversazioni sul Web , evitando di trasmettere proprie foto, dati sensibili etc. ciò in virtu che non sappiamo chi sta dall’altra parte, sovente abili manipolatori che approfittano della buona fede altrui, in ogni caso a seguito di eventuali richieste contattare senza aderirvi il 112.

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