
Roseto. “Il Vice Sindaco con delega alle manutenzioni Angelo Marcone ha recentemente affermato, in risposta al fuoco di fila delle critiche dei cittadini e delle opposizioni, che ‘in questi tre anni e mezzo abbiamo raddoppiato gli investimenti sugli asfalti rispetto al passato, triplicato i fondi per la manutenzione del verde…’.
Non entriamo nel merito dei numeri, che, in quanto tali, possono anche essere corretti. Ma è evidente che – al netto delle cifre – quel che manca è il risultato tangibile sul territorio. I cittadini e i turisti, infatti, non hanno visto né percepito questi interventi. Ed è proprio questo il punto. I numeri non servono a nulla se non si traducono in un miglioramento reale della vivibilità urbana”.
A sottolinearlo è Luigi Felicioni, Commissario cittadino Lega Roseto degli Abruzzi. “Da parte dell’amministrazione – spiega – c’è il solito tentativo di scaricare responsabilità sul passato. Roseto ha bisogno di un’amministrazione capace di guardare avanti, non di giustificare costantemente il presente con i presunti errori altrui. Riteniamo doverose, inoltre, alcune precisazioni sul tema degli investimenti. Affidare un appalto o bandire una gara non equivale automaticamente a risolvere un problema, sia esso un manto stradale dissestato o un’area verde in abbandono. Serve una progettazione attenta, una gestione coerente e soprattutto una supervisione costante delle opere. Troppo spesso, invece, il controllo è stato delegato a figure esterne, lautamente retribuite, senza che vi fosse un reale monitoraggio dell’efficacia degli interventi. Preoccupa, inoltre, la scarsa trasparenza nell’imputazione dei costi tra materiali e manodopera. Servono criteri chiari e verificabili, che garantiscano l’interesse pubblico, evitando distorsioni.
Infine, non possiamo non sottolineare come i pochi interventi effettivamente realizzati in questi lunghi quattro anni abbiano riguardato la tutela di ambiti puramente elettoralistici e l’interesse di associazioni costituite ad hoc. Tanto si è annunciato, insomma, ma poco si è visto. Roseto – conclude Felicioni – merita molto di più”.