
Atri. L’Hadranus Calcio ha affidato a Luca Fusco la guida tecnica della squadra, impegnata nel girone D del campionato di Prima Categoria. Il tecnico casertano, nonostante la giovane età (classe 1989), vanta già una carriera importante con un palmarés di tutto rispetto, avendo centrato il salto di categoria dalla Prima alla Promozione nella stagione 2022-2023 e la salvezza in quella successiva alla guida del Cugnoli, prima delle esperienze con Turris Pescara e Manoppello in Prima Categoria (quest’ultima nella prima parte della stagione in corso).
“Ho accettato la proposta dell’Hadranus – ha esordito Fusco – per la voglia di misurarmi in un campionato nuovo, diverso e difficile come quello teramano, di conoscere nuovi giocatori e di arricchire sempre di più il mio bagaglio di esperienza. Inoltre, la disponibilità della società nel cercarmi, sia in estate che adesso, è stata importante: vuol dire che credono in me e nel mio lavoro e questo può fare solo piacere”.
Il neo tecnico rossoverde, che prende il posto del dimissionario Sorricchio, ha assistito sabato scorso alla gara di Montorio, persa, non senza recriminazioni, contro il Lions Villa, e già ha diretto due allenamenti al “M.Piccirilli”.
“Ho trovato dei ragazzi disponibili al lavoro – ha aggiunto il nuovo allenatore dell’Hadranus – un gruppo sano, a cui spero di trasmettere il più velocemente possibile le mie idee il mio pensiero di calcio. Per quanto riguarda la dirigenza, l’impressione fin dal primo momento è stata ottima: è una società giovane ma ben strutturata e, come me, ha voglia di crescere. Sappiamo entrambi che abbiamo bisogno, numericamente, di arricchire la rosa e la società già si sta muovendo in tal senso”.
Domenica mister Fusco è atteso da un battesimo di fuoco, dato che l’Hadranus ospiterà la capolista Sant’Omero, ancora imbattuta in campionato.
“E’ vero – ha concluso Fusco – arriva la prima in classifica, la squadra favorita alla vittoria del campionato. Sarà sicuramente stimolante per tutti noi misurarci in questo match ma, come ho detto prima, voglio che la mia squadra abbia un’identità ben definita, che non abbia paura di nessuno, che rispetti sempre l’avversario e che sia pronta a dare sempre il massimo, poi sarà il campo a parlare”.
Buon lavoro, mister!



