Parcheggi a pagamento ad Atri, Sinistra Italiana: “Servono correttivi ed equità”
E sull'installazione dei parchimetri la richiesta di rispettare il centro storico
Atri. “È ormai chiaro che non si torna indietro: i parcheggi a pagamento saranno introdotti e la vita di molti cittadini, economicamente e logisticamente, cambierà. Ne prendiamo atto con senso di responsabilità”.
A tornare sulla questione degli stalli a pagamento nella città ducale è il coordinatore di Sinistra Italiana Atri, Gianluigi Antonelli.
“Parcheggiare l’auto però non rappresenta un privilegio bensì una necessità quotidiana, esercitata su spazi pubblici che appartengono all’intera comunità. È dunque doveroso che l’Amministrazione preveda correttivi che evitino di scaricare il costo di questa scelta proprio sui più deboli. Riteniamo fondamentale che il costo degli abbonamenti venga fortemente calibrato in base all’ISEE, come già avviene in moltissimi Comuni poiché è l’unico modo per non penalizzare ulteriormente le famiglie con redditi più bassi, che rischierebbero di essere escluse da un servizio essenziale”.
“Allo stesso tempo, è necessario garantire un uso equo degli spazi disponibili. Non è accettabile che chi ha più disponibilità economica possa occupare in modo permanente i posti auto attraverso l’acquisto di numerosi abbonamenti. Ogni cittadino dovrebbe poter contare su un solo abbonamento legato a una singola vettura, con un limite di due abbonamenti per ogni nucleo familiare. Solo così si potrà evitare che parcheggiare diventi un privilegio per pochi”.
“C’è poi un altro aspetto che non può essere più ignorato. Troppi vicoli, larghi e spazi pubblici sono oggi trasformati in parcheggi di fatto privati, a beneficio di pochi e a danno della collettività. La nuova regolamentazione della sosta impone di rivedere anche queste situazioni di evidente ingiustizia.
Infine, visto che si procederà all’installazione di nuovi parchimetri, ci permettiamo un ultimo invito all’Amministrazione comunale. Dopo 16 anni in cui la qualità estetica degli interventi urbani non è stata certo un punto di forza, chiediamo che almeno in questa occasione si abbia la sensibilità di rispettare la storia e l’architettura del centro storico”, conclude Antonelli.
