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Teramo

Nereto, assemblea del comitato civico per la sanità pubblica: gli interrogativi

Nereto. Nell’assemblea pubblica convocata ieri sera, 28 maggio, in Sala Allende di Nereto dal Comitato Civico a tutela dell’ospedale Val Vibrata e della sanità pubblica, sono emersi interrogativi tanto leciti quanto (finora) senza risposta.

 

Primo fra tutti: come sta realmente andando l’attività dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Val Vibrata? I numeri sono in linea con gli standard attesi, o si sta registrando un preoccupante calo?

Il secondo quesito – più spinoso – riguarda una delibera ben precisa, la n.1985 del 14 ottobre 2024, adottata dalla ASL, ed in particolare un punto di essa, su proposta del Collegio di Direzione. In quella sede si approvava l’eliminazione della UOC di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale vibratiano, subordinandola però a una verifica dell’attività del reparto, con un avvertimento chiaro: “nessuna flessione negativa”.

Ecco allora la domanda che aleggia nell’aria (assieme a qualche sospetto): questa verifica è mai stata effettuata?

Il Comitato lo chiede apertamente: “Perché, se i numeri dei parti nei primi cinque mesi dell’anno sono davvero in calo – come si mormora – tanto da far temere una chiusura d’anno sotto quota 500, soglia minima prevista dalle direttive ministeriali per mantenere attivo un Punto Nascita, allora siamo di fronte a una situazione molto seria”.

Ma la domanda si fa anche retorica, e l’ironia prende il sopravvento:
“Cosa aspetta la ASL a intervenire? Una miracolosa impennata estiva nei cicli della natalità? Magari in coincidenza con qualche luna piena particolarmente generosa? Oppure si affida -poeticamente- a “L’ultima luna”, quella vista dagli occhi di un neonato, come estrema speranza per il futuro del reparto?”

Il Comitato, pur rimarcando che il suo primo obiettivo è il ripristino della UOC, conclude con un auspicio chiaro e determinato: che le disposizioni contenute negli atti amministrativi non restino lettera morta, e che si passi all’attuazione concreta delle misure previste, per evitare che l’intero reparto – e con esso un presidio fondamentale per il territorio – venga sacrificato sull’altare di decisioni “improvvide”, figlie di logiche più contabili -a pensar bene- che sanitarie.
Dopo quella di Nereto di ieri sera, il prossimo appuntamento sarà l’assemblea nella sala consiliare di Martinsicuro, alle ore 21 di giovedì 5 giugno.

 

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