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Teramo

Movida violenta ad Alba Adriatica: l’amministrazione comunale prende posizione. L’intervento

Città ostaggio di alcuni operatori che hanno indirizzato il proprio target verso una fascia di giovanissimi che manda in tilt il sistema. Sulla sicurezza no alle strumentalizzazioni, ma serve unione

Alba Adriatica. Una condanna, ferma, di fronte a forme di violenza che minano la sicurezza, la convivenza civile e l’immagine della cittadina. Ma anche un rigetto di fronte ai tentativi di taluni ((forze politiche e soggetti noti alla scena locale”, si legge) di strumentalizzare tali fatti per screditare il lavoro dell’amministrazione civica che ha “investito su azioni, programmi, eventi, opere pubbliche e altro per puntare su un turismo di matrice familiare”.

Non ci sta l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Antonietta Casciotti, nel finire nel tritacarne mediatico e politico generato dagli ultimi episodi sul lungomare Marconi. E nelle ultime ore l’esecutivo ha diffuso una nota nella quale analizza una serie di aspetti legati alla vicenda e non solo.

“La sicurezza urbana è un tema complesso, che coinvolge istituzioni locali e nazionali, famiglie, scuola, forze dell’ordine”, si legge. “Ridurre il dibattito attraverso slogan e attacchi politici di comodo non solo non aiuta, ma è offensivo nei confronti di tutta la comunità”.

La stragrande maggioranza dei cittadini e degli operatori turistici albensi chiede soluzioni concrete e non polemiche di parte.
Questi soggetti, che assieme all’amministrazione comunale rappresentano la parte sana e maggioritaria di questa città, non possono continuare ad essere ostaggio delle scelte commerciali di una minoranza di operatori che da anni ha indirizzato il proprio target di riferimento verso una fascia di giovanissimi che mettono a rischio la serenità e la convivenza civile della nostra comunità, mandando in cortocircuito il sistema turistico.

C’è da riconoscere, senza voler ridurre le dimensioni del fenomeno e dei problemi conseguenti, che Alba Adriatica condivide queste criticità con quasi tutte le grandi città italiane e le realtà balneari. Ieri è toccato alla nostra cittadina, qualche giorno fa a Roseto, Giulianova, Tortoreto, Silvi, San Benedetto del Tronto, Pescara, Chieti, L’Aquila e prima ancora a Cinisi, Aprilia, Caserta, Città Di Castello, Genova, Roma, Napoli, Milano e potremmo continuare a lungo semplicemente ricercando notizie simili sulla rete.
Questo dato, non deve però indurci alla rassegnazione ma, al contrario, spingerci ad attenzionare maggiormente tali stati di degrado sociale al fine di contrastarli per contenerne i potenziali effetti negativi.

Occorrono più forze in campo per arginare fenomeni che mortificano la comunità e tutti gli operatori che esercitano nel rispetto della legge. Siamo consci di ogni aspetto ed in funzione di questa consapevolezza l’amministrazione continuerà a fare la sua parte, potenziando ulteriormente e immediatamente la dotazione di uomini e mezzi a servizio della polizia locale con 4 unità di vigilanza a tempo indeterminato, intensificando i controlli amministrativi, accrescendo la collaborazione e il coordinamento con le altre forze deputate all’ordine pubblico, in accordo con la prefettura di Teramo, già notiziata lo scorso 11 luglio con una missiva a firma del sindaco circa le azioni da attivare per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità nel periodo estivo.

Investendo maggiormente sulla videosorveglianza del territorio con un ulteriore investimento di 60mila euro al fine di migliorare l’efficienza degli impianti esistenti e accrescere la cooperazione con le associazioni di volontariato.
In questo momento serve serietà, ascolto, collaborazione e condivisione dell’impegno reciproco evitando il teatrino della propaganda.
L’amministrazione c’è, continuerà a lavorare e non si farà distrarre né intimidire da richieste strumentali della minoranza.
Invitiamo tutte le parti politiche al più ampio senso di responsabilità nell’interesse della città.
Chi ama Alba Adriatica ha il dovere di lavorare per unirla e non per dividerla sui temi della sicurezza collettiva”.

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