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Teramo

Martinsicuro, cartello antifascista. Anpi solidarizza con Marta Viola: pronti ad azioni legali

Duro il giudizio dopo l'episidio accaduto in piazza Cavour

Sayonara Tortoreto

Martinsicuro. Si fa riferimento, chiaro, al monologo dello scrittore Antonio Scurati (censurato dalla Rai), per sottolineare anche la vicenda che ha visto protagonista, suo malgrando, la consigliera comunale di Martinsicuro, Marta Viola.

Esprime solidarietà per l’accaduto e affonda il colpo l’Anpi Val Vibrata sulla situazione che si è consumata il 25 aprile in piazza Cavour.

“Sappiano gli amministratori comunali di Martinsicuro”, scrive Francesco Antonini, presidente di Anpi Val Vibrata, “che il 25 Aprile è la festa di Liberazione dal nazifascismo ed il cartello portato dalla consigliera comunale era assolutamente appropriato: chi si è risentito non ha compreso appieno né il senso della festa ma, soprattutto, fa molta fatica, ed in questo è anche in compagnia, a riconoscere nell’antifascismo il valore fondante e unitario della nostra Repubblica e della nostra Costituzione.

Se si ha così difficoltà ad introiettare questo valore ed ideale, assumendolo a fondamento del vivere civile e dell’agire da amministratori, rende non credibile chi poi giura sulla Nostra Carta Costituzionale che è antifacista perché come ebbe a dire Aldo Moro “Non possiamo in questo senso fare una Costituzione afascista, cioè…. Non possiamo dimenticare quello che è stato, perché questa Costituzione emerge da quella resistenza, da quella lotta, da quella negazione, per le quali ci siamo trovati insieme sul fronte della resistenza e della guerra rivoluzionaria ed ora ci troviamo insieme per questo impegno di affermazione dei valori supremi della dignità umana e della vita sociale.”.

L’ANPI Val Vibrata valuterà, unitamente alla consigliera comunale, tutti i fatti occorsi, anche mediante l’ausilio di legali di fiducia al fine di intraprendere ogni azione, ivi inclusa l’azione penale, nei confronti di quanti si possono essere resi responsabili del reato di apologia del fascismo”.

 

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