IMR, i sindacati: “Piano industriale subito e non condiviso”
Le sigle sindacali chiedono alla Regione di fare di più

I lavoratori di IMR – Industrialesud Spa di Teramo, riuniti in assemblea ieri hanno discusso in merito a quanto emerso nel corso dell’incontro con la proprietà del 22 luglio e, sulla base della richiesta di convocazione formulata dal Comune di Teramo, nel corso del Tavolo regionale del 29 luglio 2025.
La RSU e le Segreterie di FILCTEM CGIL, UILTEC UIL, UGL di Teramo hanno ribadito le preoccupazioni in merito alla prospettive produttive ed occupazionali sulla base dei seguenti punti: “L’azienda ha comunicato l’attivazione di nuovi progetti Webasto e Roll Royce sul sito di Jesi (An), elementi questi mai emersi in precedenza in occasioni degli incontri con la Direzione aziendale, nelle sedi Istituzionali o in occasione dei Coordinamenti nazionali IMR; l’azienda ha riferito che i progetti ipotizzati per il sito di Teramo con Renault e Ford non si sono concretizzati; l’azienda ha ipotizzato nuovi progetti SEAT e lo slittamento operativo di alcuni progetti Mercedes già precedentemente annunciati. A fronte dei seguenti elementi: dall’acquisizione di Industrialesud non sono partiti progetti nuovi per sito di Teramo; che non si intravvedono gli steps operativi e la tempistica di realizzazione dei nuovi progetti annunciati; che la sussistenza di rischi concreti di spostamento di impianti funzionali alle produzioni SEAT non appare coerente con i progetti annunciati la RSU le Segreterie sindacali esprimono preoccupazione e rinnovano l’invito alle rappresentanze politiche ed istituzionali di prendere in carico la vertenza IMR – Industrialesud Spa di Teramo”.
E ancora: “Riteniamo che la Regione Abruzzo debba entrare nella partita decidendo finalmente di recitare il ruolo di difesa degli interessi del territorio per quanto riguarda il patrimonio produttivo ed occupazionale e di smettere di ergersi quale “attore super partes” nella gestione della vertenza. La RSU e le Segreterie sindacali pertanto tengono a precisare che le scelte aziendali, per quanto riguarda il piano industriale, sono state da noi subite e non condivise. Facciamo notare che alla luce dei fatti che è necessario un ruolo diverso delle rappresentanze politiche ed Istituzionali sulla vertenza IMR. Dal nostro punto di vista non possiamo contare solo sul conflitto sindacale come elemento di difesa dei livelli occupazionali. La RSU e le Segreterie si riservano ulteriori iniziative a sostegno della vertenza”.