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Giulianova, vandalizzata la scalinata di Sala Buozzi: la vicenda

Lunedì 10 febbraio ospita un evento dedicato alle foibe. Fratelli d'Italia: "E’ un atto di una gravità assoluta che non puo’ restare impunito"

lOCATELLI

Giulianova. Alla vigilia della Giornata del ricordo, per le vittime delle foibe, compaiono scritte sulla scalinata della Sala Buozzi a Giulianova, molto emblematiche: Smrt fasizmu, svoboda narodom” (Morte al fascismo, libertà ai popoli).

Ad evidenziare tutta l’indignazione per l’accaduto è il circolo di Giulianova di Fratelli d’Italia.
“Tutto questo per impedirci democraticamente di fare un convegno che vuole ricordare pagine dolorose di storia”, la posizione del circolo.
E’ un atto di una gravità assoluta che non puo’ restare impunito.
Abbiamo già avvisato le forze dell’ordine e ci auguriamo che la legge faccia il suo corso.

Imbrattano la città e i luoghi pubblici di tutti noi con parole vane e contraddittorie.

Come sempre morti di serie “A” e morti che “non contano” dimostrando qualunquismo, aridezza di cuore e becera ideologia. Invero da quello scritto emerge che non conoscono neppure le loro idee originarie e degenerano, con parole rumorose e vuote, in ignoranza storica, politica e umana.
Vi aspettiamo domani alle ore 17:30 in Sala Buozzi con lo storico e giornalista Giorgio La Porta”.

 

Marilena Rossi (presidente provinciale Fratelli d’Italia). Ogni anno, con l’avvicinarsi del 10 febbraio, si ripresentano episodi negazionisti che abbiamo il dovere di condannare tutti con forza.
E’ quello che e’ successo stamattina a Giulianova alla Sala Buozzi.
Non dobbiamo permettere che l’intolleranza abbia spazio nelle nostre comunità.
Onorare i martiri delle foibe e’ un impegno che noi come partito di Fratelli d’Italia portiamo avanti da anni in tutta Italia.
Bruttissimo vedere nel 2025 muri imbrattati e scritte cariche di odio.
Confido nell’operato delle forze dell’ordine per assicurare tempestivamente alla giustizia i responsabili di questo atto provocatorio e offensivo.
La storia non si cancella e non si nega.
Solidarietà al circolo Fratelli d’Italia Giulianova che ha organizzato questo convegno”.

“È un atto inaccettabile quello che ha colpito la città di Giulianova, dove, alla vigilia dell’evento di domani ‘Io ricordo’, promosso da Fratelli d’Italia in occasione del Giorno del Ricordo, alcuni vandali hanno imbrattato la scalinata della Sala Buozzi con messaggi provocatori e offensivi. Solidarietà alle istituzioni cittadine, al sindaco e alla sua amministrazione, che dimostrano una grande sensibilità nei confronti di questo evento. Un riconoscimento anche al lavoro degli organizzatori e del coordinamento cittadino che ha collaborato in sinergia con il coordinamento provinciale per realizzare questa importante iniziativa. Quanto accaduto evidenzia ulteriormente la necessità di difendere la nostra memoria collettiva. Nonostante il tentativo di minare la serietà e la dignità di un evento che vuole ricordare una delle pagine più dolorose della nostra storia, Fratelli d’Italia non si lascerà intimidire. La memoria non si offende, non si cancella e non si può calpestare con scritte vuote e contraddittorie. Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, deve rappresentare una tappa fondamentale nel percorso di recupero di una memoria condivisa e pacificata”.

Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris.

 

Il senatore Etel Sigismondi. “Un’altra scritta offensiva, come già accaduto alla Foiba di Basovizza e in altre parti d’Italia, è apparsa oggi davanti alla Sala Buozzi di Giulianova, proprio dove domani si terrà un evento promosso da Fratelli d’Italia in occasione del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime dell’esodo giuliano-dalmata e dei crimini delle foibe. Un gesto grave e oltraggioso”, commenta il senatore di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale del partito in Abruzzo. “Un gesto che colpisce non solo la memoria delle vittime delle foibe, ma anche la battaglia per la verità storica che, dopo decenni di oblio, è stata finalmente riconosciuta grazie alla legge del 2004, voluta fortemente dalla destra italiana e il cui primo firmatario è l’attuale senatore Roberto Menia. Questo ennesimo sfregio alla memoria nazionale dimostra quanto sia ancora necessario continuare a difendere il Giorno del Ricordo, istituito per conservare la memoria di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre, dagli attacchi di chi vorrebbe negare una tragedia che ha segnato profondamente la storia italiana”, conclude Sigismondi.

 

 

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