Giornata contro la violenza sulle donne, Andrea Carnevale incanta il pubblico pinetese
L'ex calciatore di Serie A ha raccontato la sua esperienza di orfano di femminicidio

Pineto. “L’ho saputo dalle urla. Io non ero lontano da dove è accaduto. Stavo giocando, a pallone ovviamente. Poi il via vai delle persone lo ricordo benissimo”. Così l’ex calciatore di Serie A e della Nazionale Italiana, oggi Capo scouting dell’Udinese Calcio, Andrea Carnevale, ha raccontato ieri (25 novembre 2025) a Pineto la sua esperienza di orfano di femminicidio.
Quelle urla annunciavano la morte della sua mamma, uccisa nei pressi di un fiume dal marito Gaetano Carnevale. Dunque il carcere per suo padre, il ritorno a casa dopo pochi anni e un altro dramma: quell’uomo a cui era stata diagnosticata la schizofrenia, una mattina dopo aver parlato con il figlio Andrea di una visita cui avrebbe dovuto sottoporsi, lo colpisce con un pugno, quindi sale a piano superiore della casa e si butta da un balcone. Finisce così la sua vita. Andrea, i suoi fratelli e le sue sorelle si fanno forza, fanno squadra e vanno avanti. Lui lavorava e provava a realizzare il suo sogno, il calcio. L’arrivo tra i professionisti ha segnato la svolta per lui e la sua famiglia: “La mia più grande soddisfazione – ha detto – è stata comprare una casa, che si chiama Villa Filomena, come mia madre, per tutti noi. Io credo molto nella famiglia”.
Ad arricchire l’evento, condotto dalla giornalista Evelina Frisa, l’intervento di Sara Massaccisi Commissario Capo della Polizia di Stato, la quale ha parlato del lavoro della polizia a tutela delle donne, facendo riferimento anche alle normative. In quelle ore ieri la Camera ha approvato all’unanimità il ddl femminicidio, introducendo nel codice penale l’articolo 577-bis che prevede l’ergastolo per chi uccide una donna per discriminazione, odio, prevaricazione o controllo.
A portare i saluti istituzionali: il Prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo; il Sindaco di Pineto Alberto Dell’Orletta; l’assessora alle pari opportunità Camilla Scianitti; la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità di Pineto, Carla Martella e la componente della CPO della Provincia di Teramo, Angela De Sanctis. L’incontro, che si è svolto al Palavolley, è stato organizzato dal Comune di Pineto e dalla locale CPO.
Il Sindaco Alberto Dell’Orletta ha sottolineato il valore di una comunità che si ritrova unita nel riconoscere e contrastare la violenza di genere: “Pineto è una città che crede nella cultura del rispetto. Testimonianze come quella di Andrea Carnevale ci ricordano che dietro ogni dato c’è una vita segnata per sempre. Il nostro impegno, come amministrazione, è fare in modo che nessuno resti solo e che ogni donna trovi ascolto, protezione e strumenti concreti per uscire dalla violenza”.
“La prevenzione si costruisce ogni giorno, – ha aggiunto l’assessora alle pari opportunità del Comune di Pineto, Camilla Scianitti, – nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie. Oggi abbiamo ascoltato una storia dolorosa, ma anche piena di forza, che ci ricorda quanto sia fondamentale investire in percorsi di educazione sentimentale e in reti di supporto. Insieme alla nostra CPO che ringrazio, continueremo a lavorare per la sicurezza di tutte le donne”.
“Eventi come questi, – dichiara Carla Martella, Presidente della CPO di Pineto – dove intervengono ospiti dal vissuto importante non possono che fare bene alla parte più giovane della nostra comunità. I ragazzi hanno bisogno di testimonianze autentiche e di adulti che siano per loro da esempio. Andrea Carnevale ci ha incantato con una narrazione sincera e stimolante. Un racconto che sarà da monito per i nostri giovani affinché pratichino il rispetto e la tolleranza nel loro vivere quotidiano”.





