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Teramo

Mobbing a Castellalto, il sindaco: “Segnalazione alla Corte dei Conti è automatica”

Il primo cittadino replica all'opposizione e valuta appello alla sentenza di primo grado

“Rispondo ai consiglieri di minoranza, Ettorre, Tini e Di Stefano dicendo che mi ricordo benissimo di aver fatto parte della precedente amministrazione ed è proprio per questo che, avendo ben presente la situazione del dipendente, voglio verificare la possibilità di ricorrere in appello verso una sentenza che rispetto istituzionalmente, ma che non posso condividere nei contenuti e nelle decisioni esplicitate”.

È la replica del sindaco di Castellalto, Aniceto Rocci, in merito alle recenti dichiarazioni dell’opposizione dopo la sentenza per mobbing in Comune.

“È bene ricordare che un’altra causa intentata per mobbing da un ex dipendente, è stata già vinta dall’amministrazione, senza che questa fosse sbandierata sui giornali, così come le numerose cause vinte in questi anni, grazie anche alla competenza e all’ampia collaborazione del nostro segretario comunale. Alla dr.ssa Tiziana Piccioni che svolge servizio dal 2006 a Castellalto, confermo come sindaco e confermiamo come maggioranza, la nostra piena fiducia. Voglio tranquillizzare l’opposizione sul fatto che la comunità, al contrario della manipolazione in atto inscenata dalla minoranza, non è minimamente scossa perché conosce il valore delle cose, dei fatti e delle persone e, soprattutto riconosce il valore delle donne e degli uomini del centro sinistra che governano Castellalto da 30 anni e sapranno, anche stavolta, garantire l’equilibrio facendo emergere la verità sostanziale dei fatti, che nel breve assumerà valenza formale a garanzia di tutti i cittadini e dell’immagine del Comune di Castellalto”.

E ancora: “La minoranza inoltre dovrebbe sapere, ma forse non ha approfondito o non è stata sufficientemente edotta, che a prescindere da un ricorso in appello o meno, la sentenza di primo grado dovrà essere portata in consiglio comunale per poi essere doverosamente trasmessa alla Procura della Corte dei Conti per l’accertamento delle relative responsabilità. Questo tentativo goffo, populista e poco competente della minoranza non la fa apprezzare per qualità e capacità. A loro dico ancora una volta qui, dopo averlo già fatto in consiglio comunale, di approfondire e imparare, ma nel caso in cui non abbiano tempo perché troppo concentrati su altre vicende, suggerirei di cambiare consulente, magari qualcuno che possa anche insegnare a qualche componente del gruppo quali siano i comportamenti istituzionali da tenere in consiglio comunale, soprattutto dopo l’esibizione della consigliera Tini nell’ultima seduta del 7 giugno”.

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