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Teramo

Controguerra, ultimo appuntamento di “Alle 9 della Sera” con Francesco Fioretti

Controguerra. Ultimo appuntamento stagionale (il nono) della rassegna culturale “Alle 9 della Sera” in programma venerdì 12 dicembre, ore 21, in sala consiliare a Controguerra.

La serata, dal titolo Grano, sarà dedicata all’omonimo libro di poesie del giovane autore controguerrese Francesco Fioretti, ospite dell’incontro.
Porteranno i saluti istituzionali il Sindaco Franco Carletta, mentre l’Assessore alla Cultura Fabrizio Di Bonaventura modererà il dialogo insieme a Tito Rubini.

Grano si apre con una dichiarazione netta e radicale – l’homme n’existe pas, citazione tratta da Edmond Jabès – che funge da chiave interpretativa dell’intera raccolta. Attorno a questo nucleo si sviluppa un percorso poetico che esplora i temi dell’assenza, dell’attesa e della verticalità dello sguardo, intrecciando reale e onirico. Le tre sezioni della raccolta – germinazione, accestimento e maturazione – accompagnano il lettore attraverso una profonda allegoria della crescita, del tempo e della trasformazione.

Gli animali, presenze ricorrenti e rivelatrici, diventano guide e custodi di memorie, attraversano soglie, suggeriscono direzioni: sono metafore vive della parola poetica e del suo potere di aprire passaggi. Con una voce limpida, consapevole e mai compiaciuta, Fioretti affronta temi universali come amore e morte, luce e buio, finitudine e possibilità, restituendo un’opera che invita a rileggere, a sostare e a lasciarsi trasformare.
A conclusione della serata, come da tradizione, l’amministrazione offrirà un brindisi augurale per salutare il pubblico e porgere gli auguri per le festività.

“Con questo nono e ultimo appuntamento – afferma l’assessore alla Cultura Fabrizio Di Bonaventura – si chiude un anno straordinario per Alle 9 della Sera. Un percorso che, attraverso nove protagonisti e nove incontri molto diversi tra loro, ci ha portato a esplorare mondi di viaggio, romanzi, poesia, storia, spazio, eccellenze enogastronomiche, territorio, tradizioni e vicende realmente accadute. Ognuno di questi appuntamenti ha regalato alla nostra comunità nuove prospettive, nuove voci, nuove domande. E il pubblico, sempre attento e partecipe, è stato il vero motore della rassegna. Chiudere il 2025 con la poesia di Francesco Fioretti è un gesto simbolico: un ritorno all’essenziale, alla parola che sa attendere, ascoltare e far maturare. Ringrazio tutti gli autori, gli ospiti e soprattutto le tante persone che hanno riempito la sala in questi mesi. Vi invito a condividere con noi quest’ultima serata, e il brindisi finale, per celebrarne il valore e prepararci insieme al nuovo anno culturale che ci attende”. Ingresso libero.

 

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