
Civitella del Tronto. “Ennesimo incendio ai piedi della Montagna dei Fiori. È ora di dire basta all’immobilismo”.
Un episodio, ricorrente, favorisce una compiuta riflessione da parte di Andrea Sbranchella, capogruppo di minoranza al Comune di Civitella del Tronto.
“Quando un incendio si verifica una volta, possiamo parlare di una tragica fatalità.
Quando accade una seconda volta, si può parlare di sfortuna.
Ma quando si ripete ogni anno, nella stessa area, è evidente che siamo di fronte a un fallimento sistemico”, scrive in una nota.
E in un sistema che fallisce, la responsabilità non può che ricadere su chi amministra il territorio.
Il sindaco è la massima autorità di protezione civile a livello locale. Ha il compito – e il dovere – di prevenire, pianificare e gestire i rischi legati agli incendi, con particolare attenzione alle aree rurali e boschive.
Se un sindaco, come nel nostro caso, ignora i segnali, trascura la manutenzione del territorio e si attiva solo a emergenza già in corso, sta venendo meno alla sua funzione primaria: tutelare la sicurezza della comunità e del patrimonio ambientale.
Non servono più parole, servono azioni concrete.
Ogni volta che un incendio viene spento, leggiamo comunicati che lodano la “prontezza dell’intervento” e ringraziano i volontari – giustamente. Ma la verità è che nessun incendio dovrebbe divampare, se la politica facesse in tempo il proprio dovere.
Un sindaco che non impara dagli errori del passato, non sta governando: sta solo attendendo la prossima emergenza.
Con ogni incendio rischiamo di perdere un patrimonio naturale prezioso come quello della Montagna dei Fiori.
E con ogni incendio, qualche cittadino rischia danni gravi alle proprie terre e alle proprie attività.
Questo non è più accettabile né tollerabile.
Negli ultimi 2-3 giorni si sono verificati gli ennesimi incendi, colpendo ancora una volta le stesse aree già provate negli anni scorsi”.