
Fino al 6 gennaio, Civitella del Tronto ospita la rassegna dei presepi artistici, un percorso che raccoglie 32 opere realizzate da scuole, associazioni e gruppi di cittadini del Comune.
Tra le installazioni, spicca al numero 23 il presepe del collettivo Vibrata per la Palestina, dal titolo “Eccoci dunque fino a Betlemme”.
Questo presepe non è tradizionale: la scena è cruda, essenziale e potente, senza ornamenti superflui, e racconta il dolore, la precarietà e la sofferenza della popolazione palestinese, proprio nella terra in cui, secondo la tradizione cristiana, nacque Gesù.
L’opera vuole denunciare in modo diretto e realistico il genocidio in corso in Palestina, una tragedia che dura da oltre due anni.
Un testo introduttivo accompagna i visitatori, guidandoli nella lettura della scena, mentre il silenzio e la sobrietà dell’allestimento invitano a fermarsi, osservare e riflettere sulla realtà.
Il presepe è realizzato con materiali recuperati, scelta che rafforza il messaggio di denuncia, sostenibilità ambientale e responsabilità.
All’ingresso è disponibile un quaderno delle riflessioni, dove i visitatori possono lasciare i propri pensieri, contribuendo a un dialogo partecipato e condiviso.
Gli organizzatori sottolineano l’importanza di occupare gli spazi culturali e pubblici per stimolare la consapevolezza e mantenere viva l’attenzione su conflitti e ingiustizie.
Un Natale che invita meno alla distrazione e più alla consapevolezza. Un Natale che chiede di fermarsi, guardare e pensare.



