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Teramo

Alba Adriatica, progaganda e posizioni strumentali: ecco come stanno le cose sul lungomare

Il gruppo di maggioranza Uniamo Alba esce allo scoperto

Sayonara Tortoreto

Alba Adriatica. Progaganda e menzogne politiche. “La ripetizione continua di un racconto costruito ad arte, se non addirittura di faziose insinuazioni farcite da toni scandalistici, rende il tutto quasi credibile”.

E’ questo un passaggio della nota diffusa in giornata dal gruppo consiliare di maggioranza Uniamo Alba per analizzare quello che è il dibattito politico di queste ultime settimane e in particolar odo sul progetto del nuovo lungomare: la maxi-opera i cui lavori sono iniziativa nelle scorse settimane.

“Siamo Alba, era prima contro l’opera perché il mutuo sembrava inopportuno, quando trova invece piena copertura nel nostro bilancio”, si legge nella nota.
“Successivamente, erano preoccupati, senza motivo, per lo spostamento della statua di Ivan Palazzese che conserverà, invece, la sua collocazione nella medesima piazza.
Poi, ilarità gratuita sulle piramidi che altro non sono che vani tecnici appositamente studiati al fine di ospitare impianti tecnologici col minimo impatto sulla barriera visiva e non fantasiosi ornamenti orientali.
In seguito, erano basiti per la rimozione della fontana della rotonda Nilo che, invece, non è mai stata prevista in nessuna delle fasi progettuali.

Ed ancora, dopo aver esaurito la fase dei rilievi tecnici e finanziari, che non hanno risparmiato nemmeno futuristiche valutazioni su materiali, muretti, ipotetici recinti ed arredi, i nostri fervidi oppositori si sono scoperti devoti preoccupati dell’impeto iconoclasta di questa amministrazione”.

Il tema degli alberi. “Adesso, strumentalmente, rispolverano lo spirito ambientalista a difesa di piante il cui ciclo vitale è fortemente compromesso. Le due relazioni agronomiche a supporto del progetto, che ne hanno valutato le condizioni biostatiche, hanno attestato un generale stato di pericolosità ed una propensione al cedimento elevata per tutti gli esemplari di pioppo presenti sulla passeggiata.

Ma a loro poco importa conoscere e riportare i fatti. Il loro scopo è quello di colpire l’immaginazione di chi legge o ascolta, perché la propaganda, anche in vista delle prossime elezioni regionali, è finalizzata esclusivamente ad evitare che si radichi nella comunità un sentimento positivo nei riguardi dell’Amministrazione e di un’opera pubblica sicuramente utile e strategica per la città.

A tal fine, parlano di abbattimento, desertificazione e distruzione del patrimonio arboreo quando nella realtà si tratta invece di sostituzione, implementazione e rinnovamento del verde pubblico.

Comprendiamo chi con sincero spirito ecologista ne vorrebbe tentare la conservazione e non chi usa strumentalmente la vicenda con finto fervore ambientalista tacendo sulle condizioni di salute e sicurezza delle nostre alberature e sulla necessità di rigenerarle.

A questi ambientalisti bipolari, che diversificano le loro valutazioni a seconda delle municipalità, vorremmo ricordare che il più grande disastro ambientale che colpisce la nostra cittadina non è la sostituzione dei pioppi ma l’erosione della costa, che si trova a pochi metri proprio da quegli alberi. A questo tema, non si volge uno sguardo tanto “vigile”, non si raccolgono firme, non si chiedono consigli straordinari, non ci si indigna e non ci si lamenta onde evitare che “qualcuno” ne esca offuscato. Meglio non parlarne.

Nella propaganda sono maestri bisogna prenderne coscienza. Non certo per fargliene vanto quanto per filtrare con spirito critico le falsità che sono capaci di produrre e veicolare nell’immaginario collettivo.

La città attende la restituzione di uno nuovo lungomare completamente riqualificato e continueremo a lavorare, responsabilmente, per il raggiungimento di questo obiettivo”.

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