Alba Adriatica, il migrante con problemi psichici torna a creare fastidio
Entra in un ristorante e prende un coltello: si attendono i provvedimenti

Alba Adriatica. Prima è entrato, in evidente stato di alterazione psichica (amplificata dal consumo di alcolici) in un ristorante della riviera. Si è impossessato di un coltello, pronunciando frasi sconnesse.
La freddezza del titolare dell’attività, mentre tra i clienti iniziava a serpeggiare logica preoccupazione, ha consentito di stoppare tutto. Poi lo stesso migrante, gambiano, ha proseguito con il suo girovagare in alcune attività limitrofe.
Cronaca di una serata come tante, che vendono protagonista un giovane gambiano, affetto da problemi di natura psichica e che da tempo crea fastidio ad Alba Adriatica e non solo.
E la vicenda del giovane è tornata d’attualità nell’ultima seduta consiliare nella quale la sindaca, Antonietta Casciotti, nel rispondere ad una precedente interrogazione consiliare, ha ripercorso tutta la vicenda.
E anche le difficoltà dell’intero sistema di gestire un caso complicato e che ha rappresentato, e continua a rappresentare, una problematica, sotto vari aspetti.
Il migrante ha un permesso di soggiorno per protezione internazionale, scaduto lo scorso 11 giugno, e dovrebbe essere espulso. Nel corso del tempo, e dopo la richiesta, da parte della sindaca, di un tavolo tecnico in prefettura, si sono succeduti vari accadimento. Il sistema, nella sua totalità, fa fatica a venirne a capo, fermo restando che ora sembrano essere maturi i tempi di un decreto di espulsione e di rimpatrio per un giovane affetto da disturbi, che non ha sicuramente indole violenta o altro. Nel frattempo, accadono ancora episodi che creano timore.