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Teramo

A Pineto continuano le polemiche sui parcheggi a pagamento

Attacchi dalla coalizione di centro destra e dal gruppo Pineto Riparte, che chiede un consiglio comunale straordinario

Al via a Pineto – dal 21 giugno in alcune zone (Santa Maria a Valle e Corfù) e prossimamente in altre (piazzale Roma e largo Pertini) – i parcheggi a pagamento.

 

Scelte che in città fanno ancora discutere cittadini e gruppi politici.

“Il Comune inciampa sulle strisce blu”, commentano congiuntamente Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati. “Retromarcia tardiva ma la figuraccia resta! A Pineto le strisce blu spuntano come funghi, e non certo per amore dell’ordine urbano. Diciamolo, a questa amministrazione piacciono eccome, ma solo per fare cassa. La verità è che l’amministrazione Dell’Orletta ha deciso di trasformare, per ora, Piazzale Roma e Largo Sandro Pertini in una distesa di parcheggi a pagamento senza alcuna condivisione, senza ascolto, senza nemmeno un confronto con residenti o categorie produttive. E alla fine, dopo settimane di proteste, prese di posizione nette, sono stati costretti ad una parziale retromarcia”.

“Certo non per scelta: lo hanno fatto con un comunicato frettoloso, pasticciato, che più che una decisione amministrativa sembrava un messaggio inviato ad una chat degli amici del fantacalcio: “Non saranno invece attivati sabato 21 Giugno i parcheggi a pagamento in Piazzale Roma e in Largo Sandro Pertini, la cui regolamentazione entrerà in vigore nel corso della settimana successiva..”. Tradotto: ci stiamo rendendo conto del pasticcio, prendiamo tempo per non perdere del tutto la faccia. Ma ormai il danno è fatto”.

E ancora: “I numerosi nuovi stalli annunciati con entusiasmo, e senza uno straccio di analisi d’impatto, sono il frutto di una visione miope e burocratica. Nessuno, né residenti né commercianti, è stato coinvolto. Qualsiasi possibilità di merito nel prevedere nuove zone di sosta a pagamento andrebbe preventivamente concordata con cittadini, commercianti e tutte le categorie interessate; inoltre un’amministrazione virtuosa dovrebbe prevedere di agevolare i prezzi ed utilizzare le risorse ricavate per manutenzioni, iniziative culturali, interventi sulle infrastrutture ecc..”.

“E poi c’è l’assessore Cantoro. Lo stesso che, non più di qualche anno fa, dichiarava con orgoglio: “Pineto resta tra le ultime città della costa abruzzese a lasciare libera la sosta. Vogliamo venire incontro a turisti e residenti”. Oggi firma l’attivazione a tappeto delle strisce blu, senza battere ciglio. È successa la stessa cosa di altri esimi colleghi? È cambiato il bilancio o è cambiata la linea politica? Noi ci siamo schierati da subito. Abbiamo raccolto testimonianze vere. Abbiamo denunciato una scelta sbagliata e utile solo ad aumentare le tasse, senza alcuna visione strategica”.

Ora, dopo questa retromarcia a metà, non ci accontentiamo. Chiediamo che Pineto non continui ad essere un bancomat del campo largo per fare quadrare i conti del Comune. Perché quello che sta accadendo è il riflesso di un modo arrogante e incompetente di fare politica. Un’amministrazione chiusa nel suo palazzo, sorda alle richieste di chi la città la vive davvero. E questo, sinceramente, i pinetesi no lo meritano. Continueremo a stare dalla parte dei cittadini. Con rispetto, ma anche con fermezza. Perché Pineto può e deve fare scelte diverse: più eque, più giuste, più moderne, più partecipate”, concludono i rispettivi coordinatori Pio Ruggiero – Fratelli d’Italia, Ivan Berardinelli – Forza Italia e Anita Iezzi – Coordinatrice Noi Moderati.

Pineto Riparte ha richiesto un consiglio comunale straordinario da convocare subito

 

“Dopo settimane di proteste, una raccolta firme promossa dal blog Pinetese Imbruttito, il malcontento dei commercianti e dei residenti di Largo Pertini, e la richiesta formale di un consiglio comunale urgente, finalmente qualcosa si muove. L’amministrazione comunale ha sospeso temporaneamente l’avvio della sosta a pagamento previsto per sabato prossimo e ha avviato incontri con cittadini e associazioni per discutere della questione parcheggi. Bene. È esattamente quello che avevamo chiesto, ed è ciò che si sarebbe dovuto fare prima di prendere decisioni calate dall’alto”.

Pineto Riparte ribadisce con forza “la propria assoluta contrarietà ai due nuovi parcheggi a pagamento previsti in aree strategiche per tutta la cittadinanza. Queste zone non sono solo parcheggi: sono punti di riferimento, soprattutto per i residenti delle frazioni, pendolari, lavoratori e attività commerciali, che già d’estate si trovano in difficoltà a raggiungere il centro, tra chiusure, traffico e soste a pagamento fino a mezzanotte”.

Pineto ha già quasi mille posti auto a pagamento. Bastano. Piuttosto, si pretenda maggiore attenzione nella gestione della spesa pubblica. L’impressione è che, per ogni nuova iniziativa, si pensi subito a una nuova tassa per coprire i costi. Invece che nuovi parcometri, ci aspettiamo più pulizia delle spiagge, taglio dell’erba, asfalti sistemati non solo nelle vie “giuste”, ma in tutto il territorio”.

“Abbiamo chiesto la convocazione urgente e straordinaria del consiglio comunale, e c’erano tutte le condizioni per farlo entro questo venerdì. Invece, l’amministrazione ha fissato una conferenza dei capigruppo per mercoledì prossimo: troppo tardi. Si sta perdendo tempo, forse nella speranza che, nel frattempo, i nuovi parcheggi diventino un fatto compiuto — a meno che con questa sospensione non si intenda rimandare effettivamente l’attuazione fino a dopo il consiglio comunale. Ricordiamo altresì a questa amministrazione che rappresentiamo quasi il 50% della popolazione: dunque meritano ascolto anche le nostre posizioni. Dopodiché — come loro stessi hanno più volte ribadito — “abbiamo vinto noi”, quindi spetta a loro decidere. Ma decidere non significa ignorare. Ricordiamo al Presidente del Consiglio che l’articolo 35, comma 5 del Regolamento Comunale è chiaro: in caso di urgenza, il consiglio può essere convocato immediatamente. E questa è un’urgenza. Perché convocarlo dopo l’entrata in vigore dei parcheggi non ha più senso. Le decisioni non si discutono dopo che sono state attuate”.

“Pineto Riparte”, conclude la nota, “chiede trasparenza, rispetto delle regole e buon senso. E chiede al Presidente del Consiglio di fare il proprio dovere e rispettare il regolamento, senza interpretazioni fantasiose. Perché amministrare non è un esercizio di stile giuridico: è ascoltare, decidere e, soprattutto, rispondere”.

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