Teramo-Sora, il giudice sportivo dà ragione al Diavolo
Oggi la decisione dopo il ricorso dei laziali
Il Teramo poteva utilizzare Gianluca Carpani nella sfida del 19 ottobre contro il Sora.
Questa la decisione del giudice sportivo, arrivata oggi pomeriggio dopo il ricorso inoltrato dal club laziale nelle scorse settimane.
La questione, come noto, girava intorno all’utilizzo di Carpani, tesserato dalla società biancorossa il sabato prima della sfida e sceso in campo domenica al Bonolis dal 23′ della ripresa. Il club laziale, nel suo ricorso, ha fatto il paragone con il calciatore Luca Bittante: il Sora, nonostante il tesseramento del difensore un giorno prima di Carpani (venerdì), ha raccontato di aver ricevuto il visto di esecutività necessario per farlo scendere in campo solo nella giornata di lunedì mattina, quindi dopo la gara contro il Teramo.
Il club ha pensato dunque fosse impossibile che la società biancorossa avesse ottenuto il visto di esecutività prima, avendo inviato il tesseramento di Carpani un giorno dopo quello di Bittante. Per il Teramo la spiegazione è stata sempre molto semplice e stava nel gran lavoro fatto da segretari e dirigenti proprio per permettere al centrocampista di essere regolarmente a disposizione per la sfida del Bonolis: dal momento della firma è partita infatti una corsa contro il tempo per consentire a Carpani di scendere in campo e di farlo regolarmente, in possesso di tutte le certificazioni necessarie.
Il risultato di 2-2 del match è stato dunque omologato e il Sora dovrà pagare le spese processuali della tassa di reclamo.
