
Farindola. “Con l’approvazione dello schema di convenzione da parte della Giunta regionale, l’Osservatorio di Geologia di Farindola, struttura fondamentale per la ricerca scientifica, la tutela ambientale e lo sviluppo del territorio, tornerà finalmente a vivere”.
Così Vincenzo D’Incecco, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, firmatario dell’emendamento, approvato nella seduta del Consiglio del 27 agosto 2024, che renderà ora possibile il rilancio dell’Osservatorio, affidato alla gestione operativa dell’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga insieme a CAI, SGI, IN.GE.O – Università d’Annunzio, Comune di Farindola e Regione Abruzzo.
“L’Osservatorio – sottolinea D’Incecco – potrà svolgere il ruolo per cui era stato pensato: diventare punto di riferimento per lo studio e la divulgazione delle problematiche geologico-ambientali, con particolare attenzione ai pericoli naturali, contribuendo così alla conoscenza, tutela e valorizzazione delle georisorse del Parco. Inoltre, la Regione Abruzzo potrà avvalersi delle sue attività per lo svolgimento delle proprie funzioni tecniche: difesa del suolo, prevenzione dei rischi geologici, pianificazione ambientale e territoriale, tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse idriche. Ma soprattutto – evidenzia D’Incecco – è una risposta che viene data al territorio di Farindola, duramente colpito dalla tragedia dell’Hotel Rigopiano. Il rilancio dell’Osservatorio rappresenta un’opportunità di rinascita e di rilancio turistico, economico e sociale”.
Attivato nel 2020 dall’Ente Parco, l’Osservatorio aveva già operato tra il 2001 e il 2005, producendo dodici Quaderni Scientifici destinati alla formazione di studenti e docenti. “Dopo una lunga pausa – conclude D’Incecco – oggi, grazie all’approvazione dello schema di convenzione per la sua gestione, si apre una nuova stagione di attività scientifiche e didattiche. Restituire piena operatività all’Osservatorio significa investire nella sicurezza, nella cultura e nello sviluppo sostenibile del nostro territorio”.