Santa Maria Imbaro. “Ad oltre un anno dall’insediamento, il sindaco Di Nunzio ha tradito le promesse elettorali, consegnando Santa Maria Imbaro al degrado e all’immobilismo”.
È l’accusa del gruppo di minoranza “Per Santa Maria Imbaro”, guidato da Nicola D’Urbano, che parla “di una delle stagioni amministrative più deludenti della storia recente del paese”.
“Il debito pubblico cresce perché non sono stati intercettati fondi a fondo perduto, mentre i cittadini pagano ancora mutui pesanti” – denuncia D’Urbano – “le opere pubbliche non esistono, e via Piane è un cantiere infinito che blocca la viabilità”.
“Hanno addirittura ceduto il campo sportivo ai privati, togliendo ai nostri giovani e alle famiglie un luogo fondamentale di aggregazione. I parchi e la vecchia sede municipale cadono a pezzi, nell’indifferenza più totale”.
“La rotonda sulla strada provinciale Lanciano-Fossacesia è rimasta una promessa elettorale mai mantenuta, mentre l’impianto di videosorveglianza, pagato con soldi pubblici, è stato affidato a privati, sottraendo al Comune il controllo diretto sulla sicurezza del territorio”.
Per Nicola D’Urbano questi sono i segni di un’amministrazione che governa “con arroganza e senza trasparenza”, incapace di programmare e realizzare interventi concreti per la comunità.
E, aggiunge il capogruppo di Per Santa Maria Imbaro, “è bene ricordare o far sapere agli elettori e all’opinione pubblica che due consiglieri eletti con questo simbolo, Daniela Bussoli e Giuseppe Chierchia, sono fuoriusciti da questo gruppo per formarne un altro, tradendo il mandato elettorale e votando spesso a favore della maggioranza o, tutt’ al più, astenendosi dal farlo”.
“Il quadro che emerge – conclude D’Urbano – è quello di un declino che mortifica la nostra comunità. Noi continueremo a vigilare, denunciare e proporre, perché Santa Maria Imbaro merita un futuro fatto di legalità, trasparenza e sviluppo”.
