
Chieti. “La prima variante specifica al Piano Regolatore Generale approvata in Consiglio comunale è un atto puntuale e circoscritto, ma di grande rilevanza politica e amministrativa. Non si tratta di una riscrittura del PRG né di un’operazione espansiva, bensì di un intervento mirato che, partendo dai contenuti della nuova legge regionale urbanistica n. 58/2023, rafforza il ruolo pubblico del Comune di Chieti nella guida e nel governo delle trasformazioni del territorio”, riferiscono il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo.
“Chieti è stata tra i primi Comuni in Abruzzo a deliberare sulla perimetrazione del territorio urbanizzato – illustrano – , una scelta di lungimiranza che ha consentito di mettere al sicuro le potenzialità naturalistiche del nostro territorio e, allo stesso tempo, di intervenire in maniera più celere ed efficace sul Piano Regolatore, utilizzando procedure più snelle e già collaudate. Il primo ambito di intervento della variante riguarda l’innovazione e lo snellimento dei processi attuativi del PRG. Con questo provvedimento aggiorniamo, razionalizziamo e rendiamo più chiare alcune norme del Piano dei Servizi del 2008, favorendo trasformazioni urbane capaci di produrre un incremento reale degli standard urbanistici, in particolare in termini di verde pubblico e parcheggi.Recepiamo inoltre, nelle Norme Tecniche di Attuazione, le disposizioni nazionali e regionali che consentono l’approvazione dei piani attuativi da parte della Giunta comunale, mantenendo però in capo al Consiglio comunale le decisioni più delicate e strategiche, come quelle relative all’atterraggio delle volumetrie nelle aree agricole. Una scelta che coniuga efficienza amministrativa e piena tutela dell’interesse generale.
Un capitolo importante riguarda il centro storico, sul quale interveniamo chiarendo e cristallizzando la compatibilità delle funzioni pubbliche e di interesse collettivo – come quelle svolte da enti pubblici, tribunale, ASL, scuole, servizi sociali e formativi – con il Piano di recupero. Una valorizzazione concreta del centro storico che consente cambi d’uso per funzioni pubbliche, sociali, scolastiche e aggregative, senza modificare le categorie di intervento edilizio già previste a tutela degli edifici. Con uno sguardo rivolto al futuro, ma senza dimenticare le esigenze del presente, la variante interviene anche sul grande tema della salute. Il Polo della Salute e del Benessere sorgerà nell’ex ospedale San Camillo, edificio di alto valore architettonico e simbolico per la città.
Un ulteriore intervento riguarda la modifica della zonizzazione di due immobili della ASL in via Martiri Lancianesi e in salita delle Carceri. Si tratta di un’operazione di chiarezza e trasparenza amministrativa, necessaria per garantire certezza normativa e favorire la valorizzazione di un patrimonio pubblico attraverso iniziative di rigenerazione urbana. Questa variante non consuma nuovo suolo, non altera gli equilibri del Piano Regolatore Generale e rafforza il ruolo del Comune di Chieti come garante dell’interesse pubblico. È un passo concreto nel percorso di aggiornamento e modernizzazione dello strumento di programmazione urbanistica della città, che conferma i primati teatini in materia di tutela del territorio, sostenibilità e capacità di governo delle trasformazioni urbane”.



