Norma fuori programma per coprire il disavanzo della sanità: l’opposizione insorge e parla anche di una super-tassa

“Ancora una volta una corsa all’ultimo minuto per approvare il disegno di legge per la copertura del disavanzo delle Asl regionali, che arriva in Consiglio con un parere con riserva da parte del Collegio dei Revisori.
Ascoltati l’Assessore e i dirigenti del Bilancio, appare obbligata la copertura con le risorse indicate, mentre è sempre più nitida la voragine del disavanzo 2024 e la tendenziale crescita di quello 2025. Come se non bastasse si manifesta lo spettro della super tassa, che potrebbe portare gli abruzzesi con reddito superiore 28 mila euro annui a subire una tassazione di addizionale IRPeF che sfiora il 4%. Tutto per sanare i conti di una Sanità tra le peggiori in Italia, che non riesce a garantire neanche tutti i Livelli essenziali di assistenza (LEA)” ad affermarlo sono i consiglieri regionali del Patto per l’Abruzzo, con il coordinatore Luciano D’Amico.
“Come accade da inizio legislatura – spiegano nel dettaglio – la destra si riduce all’ultimo minuto per l’analisi di provvedimenti importanti e con urgenza di approvazione, al solo scopo di continuare a nascondere la gravissima situazione in cui versa il sistema sanitario regionale e la Regione Abruzzo nella sua interezza.
Il disavanzo delle Asl abruzzesi è di 213 milioni per il 2024 e per sanarlo viene proposta una manovra di copertura così strutturata: 100 milioni di euro da proventi della Gestione sanitaria accentrata (GSA), che per comprensione sintetizziamo come risorse pubbliche della Regione da destinare alla Sanità; a questi si aggiungono i fondi derivanti dall’aumento delle tasse, approvato il 3 aprile scorso, per circa 42,5 milioni di euro; i fondi degli accantonamenti in bilancio per circa 20 milioni di euro; 37,5 milioni circa derivanti dal maggiore gettito delle addizionali; da ultimo non meglio precisati tagli a tutti i dipartimenti regionali, per circa 13 milioni nel 2025, a cui si aggiungono accantonamenti per 12 milioni e mezzo nel 2026, 2027 e 2028.
Per il 2025 il disavanzo è già in tendenziale crescita, nonostante l’aumento del Fondo, anche se incredibilmente al 20 maggio non sono disponibili dati attendibili.
La maggioranza – incalzano i consiglieri del Patto per L’Abruzzo – focalizzando la questione solo sulla parte meramente contabile cerca di eludere ancora una volta l’analisi politica della situazione in cui versa il sistema sanitario regionale evitando di chiarire il motivo dell’attuale crisi.
Non una parola sulle cause, quindi, mentre si continuano a finanziare con discrezionalità eventi minori e marginali rispetto al diritto alla salute dei cittadini.
Per l’anno in corso non si esclude che si debba far ricorso alla cosiddetta “Super Tassa” che prevede una maggiorazione IRPeF, rispetto ai massimali fissati al 3,33%, di + 0,3%, con il risultato che i percettori di reddito da 28 mila euro lordi annui saranno sottoposti a una addizionale IRPeF che sfiora il 4%. E una maggiorazione IRAP, rispetto ai massimali di 4,82, di + 0,15, con una tassazione per le imprese che arriverebbe al 4,97%.
La maggiore preoccupazione è l’indifferenza con ciò la maggioranza di destra sembra affrontare questa grande situazione di crisi: si pensi, a titolo di esempio, che il disavanzo totale delle ASL 2024 di 213 milioni, corrisponde a un disavanzo di circa 580mila euro giornalieri, e di circa 24 mila e 500 euro l’ora, festivi e notturni inclusi. Sicché anche nei 5 minuti dedicati alla lettura di questo articolo il disavanzo è aumentato di circa 2.200 euro. Questi sono i risultati della Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia”, concludono i consiglieri regionali di opposizione.