
Abruzzo. Spero che quando usciranno i nuovi dati sui Livelli essenziali di assistenza (Lea), che dimostreranno una fortissima crescita in positivo della Regione Abruzzo, ci sia la stessa attenzione e la stessa valorizzazione, con gli stessi titoli in prima pagina”.
Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a proposito del dibattito che si è creato dopo la diffusione dei dati dell’ottavo rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale.
La fondazione, nel diffondere i contenuti del rapporto, aveva riepilogato dei dati già divulgati in precedenza, come quelli sui Lea del 2023, per i quali l’Abruzzo è regione “inadempiente”, ed aveva illustrato nuovi dati, come quello sui quasi 160mila cittadini, pari al 12,6% della popolazione, che nel 2024 hanno dichiarato di aver rinunciato a una o più prestazioni sanitarie.
Sulla questione è intervenuto il Pd regionale, parlando di un “quadro allarmante”, cui era seguita la replica immediata dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
“Io non devo contrastare quei dati – dice in un’intervista Marsilio a proposito dei Lea – quei dati sono stati pubblicati un anno fa. Mi stupisce che qualcuno ogni 30 giorni ci faccia sopra un comunicato e tutti li pubblicano in prima pagina come se fossero nuovi. Invito anche gli operatori dell’informazione a essere un po’ più attenti, perché magari c’è qualche ragione strumentale che induce qualcuno a ripetere lo stesso dato”.
“I dati sui Lea – spiega il governatore – vengono pubblicati una volta all’anno. Attendiamo la pubblicazione dei prossimi, che, siamo certi, lo abbiamo già anticipato, faranno registrare una fortissima crescita”.